Sanità e welfare

Più riconoscimenti per i caregiver: approvata la proposta del Pd

Approvata la proposta di legge del Partito democratico sottoscritta anche da ER Coraggiosa, Lista Bonaccini e Italia Viva. Fra le novità, l’istituzione di un fondo regionale e la figura del “giovane caregiver”

Non è più necessaria la convivenza con la persona assistita per essere caregiver. L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato la proposta di legge del Partito democratico sottoscritta anche da ER Coraggiosa, Lista Bonaccini e Italia Viva che aggiorna la legge regionale del 2014 in materia di assistenza domiciliare. Il provvedimento prevede anche l’istituzione del “Fondo regionale caregiver” per finanziare le attività previste dalla legge e la creazione della figura del “giovane caregiver” attraverso aiuti e sostegni agli under 24 che fanno assistenza domiciliare a persone non autosufficienti. Prevista anche la clausola valutativa per la quale ogni tre anni la commissione Politiche per la Salute verifica l’attuazione della legge.

A illustrare la proposta di legge è la relatrice di maggioranza ed esponente del Partito democratico che ricorda come “nel 2014 l’Emilia-Romagna ha riconosciuto la figura del caregiver e ne ha riconosciuto i diritti. Una legge che ha sancito il riconoscimento e il sostegno di chi, ogni giorno, si dedica alla cura dei propri cari non autosufficienti, con impegno volontario, gratuito e informale, in una regione che da sempre è all’avanguardia nelle politiche di supporto sociale”, spiega la relatrice di maggioranza ed esponente del Partito democratico, per la quale “il progetto di legge che discutiamo oggi mira a introdurre modifiche alla legge del 2014, precisando che la coabitazione tra il caregiver e la persona assistita non è un requisito indispensabile per la qualifica di caregiver familiare. Questa modifica legislativa si propone di adeguare la Legge 2 del 2014 a quanto già avviene nella realtà regionale da anni per dare sempre maggior certezze nella individuazione di questa figura indispensabile nella quotidianità delle nostre famiglie”.

“A livello nazionale manca ancora una legge quadro che riconosca l’importante figura del caregiver. È fondamentale garantire queste figure e la legge che stiamo discutendo in Regione va nella giusta direzione”, spiega la Lega per la quale “al di là dei principi è giusto intervenire perché il tema caregiver è legato a persone che, vista la situazione sanitaria, non sanno come fare altrimenti. Diverse associazioni che rappresentano i caregiver ci hanno ricordato come servano scelte chiare sul tema. Spiace che la maggioranza abbia voluto accelerare i tempi di approvazione di questa norma, forse perché si vuole correre in questo finale di legislatura, impedendo tutti gli approfondimenti necessari per fare il meglio, visto che a oggi non è ancora applicata integralmente la legge del 2014”.

Per ER Coraggiosa si tratta di una legge che dà risposte ai problemi della società in materia di welfare: “Le famiglie hanno sempre maggiore bisogno di assistenza, quindi questa legge va nella giusta direzione”.

Parere favorevole anche dal Partito democratico per il quale “questa legge è frutto del pungolo delle associazioni dei famigliari e dei caregiver. Sicuramente se ci sarà anche una legge nazionale vediamo la cosa con favore, ma intanto la Regione continua a fare la propria parte: la legge del 2014 ha dimostrato di funzionare. Dobbiamo continuare a cercare le modalità per migliorare la qualità di vita di tutti”.

Per Italia Viva “sono trascorsi 10 anni da quando la Regione Emilia-Romagna ha approvato la figura del caregiver e di passi in avanti ne sono stati fatti molti. Ora vogliamo migliorare quella legge per dare ancora più sostegno ai caregiver. Sono figure che devono essere sempre più sostenute soprattutto quando si tratta di ragazzi, perché devono conciliare la loro attività di studenti con quella di cura: per questo introduciamo la figura del “giovane caregiver””.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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