La Regione deve “farsi promotrice di un coordinamento interforze al fine di garantire il rispetto di quanto disposto dalla Legge regionale 11/2012 ‘Norme per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne’”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Daniele Marchetti (Ln).
“Sono sempre più numerosi- si legge nel documento- i casi segnalati di pesca di frodo nella provincia di Bologna: i comuni più colpiti dell’area metropolitana bolognese sono Crevalcore, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, Malalbergo, Galliera e in parte San Pietro in Casale per quanto riguarda il canale emiliano romagnolo”.
“La polizia metropolitana- sottolinea il consigliere- anche ove coadiuvata dalle guardie volontarie ittiche e dalle guardie ecologiche volontarie, non dispone delle risorse necessarie a intervenire in modo capillare sul territorio: un coordinamento interforze con altri organi di Polizia (Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Municipale ecc.) assicurerebbe una più efficacie repressione degli illeciti commessi, a tutela della legalità e del precario ecosistema fluviale”.
(cr)