La quasi totalità degli emiliano-romagnoli che nel 2023 si è rivolta al Difensore civico regionale ha trovato una soluzione positiva al problema presentato. Ed è rimasta soddisfatta. Il dato è emerso nel corso della presentazione della Relazione 2023 dell’attività del Difensore civico dell’Emilia-Romagna avvenuta durante la commissione Parità in Assemblea legislativa: dal sondaggio di gradimento il Difensore civico raccoglie un voto medio superiore a 8, con il 55% dei rispondenti che ha manifestato un giudizio estremamente positivo (9 o 10).
Nel corso del 2023 il Difensore civico regionale ha ricevuto 766 istanze, in sostanziale equilibrio rispetto alle 762 dell’anno precedente, ma in netta crescita rispetto alle 512 del 2020 e alle 690 del 2021, anni fortemente segnati dal Covid. Delle 766 istanze ricevute, 456 hanno avuto seguito (le restanti erano state ricevute solo per conoscenza o, come in 36 casi, si trattava di temi non di competenza del Difensore stesso): nella maggior parte dei casi hanno riguardato l’accesso agli atti dei cittadini rispetto a una Pubblica Amministrazione (111 casi), il silenzio di una Pubblica Amministrazione (70 casi), temi legati ai tributi (58 casi). alla sanità (41 casi), al trasporto pubblico (22 casi) o alla previdenza e pensioni (11 casi).
Venendo alla suddivisione territoriale delle richieste di intervento del Difensore civico, Bologna fa la parte del leone con 176 pratiche, a seguire Rimini (42), Parma (41), Ferrara (37), Reggio Emilia (33), Ravenna (28), Modena (28), Forlì-Cesena (26), Piacenza (15) e altre città non capoluogo di provincia (30 casi).
Passando alla qualità dell’azione di difesa civica, si evidenzia che nella grande maggioranza dei casi le pubbliche amministrazioni tendono a conformarsi alle decisioni assunte dal Difensore. “Questo conferma che il nostro Ufficio, pur in assenza di specifici poteri coercitivi, riesce comunque ad esercitare un’efficace azione di moral suasion che si è rivelata di grande utilità per i cittadini e spesso ha contribuito ad affermare condotte virtuose da parte delle Pubbliche Amministrazioni”, spiega il Difensore civico.
(Luca Molinari)
La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)