COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Imprese. Pd: sostenere la produzione e commercializzazione delle alghe

“Le alghe assorbono i nutrienti organici in eccesso, ad esempio l’azoto e il fosforo dall’agricoltura. Per questo motivo l’acquacoltura di alghe può giocare un ruolo risolutivo nella mitigazione del fenomeno dell’eutrofizzazione costiera, che causa il soffocamento di altri organismi marini”

Servono norme regionali per la produzione e la commercializzazione delle alghe.

A chiederlo è un’interrogazione del Partito democratico che ricorda come “la crescita della popolazione globale e il contestuale aumento delle difficoltà di accesso alle risorse naturali e alimentari, le pressioni ambientali e gli impatti dei cambiamenti climatici richiedano un cambio di approccio a partire dai sistemi alimentari: è necessario sviluppare nuovi modi di nutrire la popolazione in modo sostenibile e per questo bisogna aumentare la conoscenza e le possibilità di accesso a una risorsa, le alghe, distribuita ovunque nel globo, ma ancora troppo poco utilizzata per uso alimentare umano”.

Soffermandosi sull’attuale situazione in Emilia-Romagna, il Pd sottolinea come “esistono diverse realtà produttive che si occupano del settore nel territorio della Regione Emilia-Romagna, acquistando la materia prima da altri paesi (Francia e Spagna) e queste aziende contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, assumendo una visione integrata della sostenibilità attraverso l’innovazione di processi, sistemi, partenariati, azioni formative, tecnologie e prodotti”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “quali attività ritenga di poter implementare per affrontare le criticità evidenziate e in specifico se considera possibile un intervento regolatorio a livello regionale nell’ambito dell’acquacoltura per la produzione e commercializzazione di alghe”.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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