Conoscere l’andamento degli aumenti dei costi della tariffa puntuale e le relative criticità. E’ la richiesta che arriva da Forza Italia con una interrogazione a risposta orale in commissione Bilancio.
“La necessità di raggiungere gli attuali target di raccolta differenziata impone il passaggio a sistemi di raccolta molto più costosi – precisa Fi -. Inoltre, l’algoritmo di definizione dei costi dei singoli servizi è complesso e difficilmente trasparente sia per il grande pubblico sia per la stragrande maggioranza degli amministratori. Gli adeguamenti tariffari, i maggiori costi per appalti e servizi stanno costringendo i comuni a scaricare sugli utenti questi costi. Inoltre tali aumenti sembrano riguardare alcune aree romagnole e ambiti gestiti da Hera e tali aumenti sembrano avvenire anche a parità di servizio. Si chiede quindi di verificare in tal senso anche per evitare disparità di trattamento tra cittadini”.
Proprio alla luce di queste considerazioni, Fi chiede alla Regione quali siano le proiezioni degli aumenti per il prossimo decennio, se intenda rivedere i criteri di definizione dei costi, con particolare riferimento alla raccolta porta a porta e se intenda attivarsi per aumentare il personale di Atersir.
A rispondere è stato l’assessore al Bilancio. “Le competenze sulla predisposizione e aggiornamento del metodo tariffario sono in capo ad Arera a livello nazionale, mentre ad Atersir, nell’ambito del quadro regolatorio nazionale, compete la redazione dei Pef (piani economico-finanziari). La definizione dei costi non compete alla giunta e nemmeno è possibile fare previsioni decennali sull’andamento degli stessi, visto che Arera ha fatto previsioni fino al 2025. Per quanto riguarda l’organico, la Regione ha disposto un aggiornamento progressivo, per quanto di competenza, per consentire ad Atersir di incrementare il personale. Le assunzioni restano comunque in capo ad Atersir, e al momento c’è qualche difficoltà, poiché si viene da un lungo periodo di blocco delle assunzioni”.
Fi si è dichiarata insoddisfatta della risposta soprattutto “perché non sono state chiarite le questioni sull’aumento dei costi per alcuni ambiti specifici. In un momento drammatico e con situazioni eccezionali che le famiglie stanno vivendo, occorre attenersi a criteri di equità e di giusto guadagno”.
(Brigida Miranda)
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