L’apertura nei mesi estivi del Punto di primo intervento di Comacchio (Fe) è oggetto di una interrogazione alla Giunta di Alan Fabbri (Ln).
Lo scorso 15 aprile, riporta il consigliere, “i dirigenti sanitari dell’Azienda ospedaliera e dell’Ausl di Ferrara hanno richiesto di attuare il Piano di rimodulazione delle attività ospedaliere per il periodo estivo”. Nel piano è stato inserito il Punto di primo intervento di Comacchio, “del quale sarebbe stata ridotta l’apertura estiva da tra mesi a soli due mesi”. Il sindaco di Comacchio, però, ha dichiarato alla stampa “che si tratterebbe di un refuso in un documento interno alle aziende sanitarie locali mai trasmesso al suo Comune”.
Il Punto di primo intervento in questione, ricorda Fabbri, “non può essere definito e inserito fra le attività ospedaliere vere e proprie”, essendo a tutti gli effetti “un servizio di emergenza-urgenza a bassa intensità di cura, privo di triage (sistema di selezione degli utenti in base alla gravità delle lesioni e del quadro clinico) e funzionale solo ad alleggerire l’afflusso al Pronto soccorso dell’ospedale di Valle Oppio nella stagione estiva”. Appare sconcertante, pertanto, ad avviso del consigliere, “la decisione dell’Ausl di Ferrara di ridurne l’apertura nel periodo estivo, quando, al contrario, le esigenze dell’utenza imporrebbero di ampliare i tempi di apertura”.
Fabbri, in conclusione, chiede alla Giunta regionale “se corrisponda al vero che il Punto di primo intervento di Comacchio sia stato inserito nel Piano di rimodulazione 2015 delle attività ospedaliere vere e proprie, pur essendo un semplice Ppi definito ‘turistico’ dalla stessa Ausl”. Infine, domanda “per quali motivi l’apertura durante il periodo estivo debba essere ridotta da tre mesi a due, se non si ritenga opportuno verificare quanto effettivamente deciso dall’Ausl di Ferrara e quali iniziative si intenda assumere per salvaguardare e rafforzare nel periodo estivo il Ppi di Comacchio”.
(lg)