La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta dal vice presidente Andrea Bertani, ha esaminato, in sede consultiva, il progetto di legge sulle “Modifiche alla legge regionale 27 luglio 2007, n. 15, ‘Sistema regionale integrato di interventi e servizi per il diritto allo studio universitario e l’alta formazione’”, del quale è relatrice la consigliera Silvia Prodi (Pd), provvedimento che ridisegna i vertici di Er.Go, l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori dell’Emilia-Romagna, con l’eliminazione di presidente e consiglio d’amministrazione. Parere favorevole dal Pd, contraria Fi, mentre si sono astenuti Ln e M5s.
“Considerate le funzioni eminentemente gestionali dell’Azienda Er.Go”, ha affermato la consigliera Prodi illustrando il progetto di legge, “la proposta si pone l’obiettivo di contenere le spese e semplificare e snellire i processi decisionali attraverso la modifica della governance dell’Azienda”. Si tratta, ha proseguito, “di un intervento chirurgico di razionalizzazione, dato che vengono eliminati gli organi politici, vale a dire presidente e consiglio d’amministrazione, e vengono sostituiti da un direttore, nominato dalla Giunta regionale sentita la Conferenza Regione-Università”. Al contempo, “viene rafforzato il legame con le Università e gli studenti attraverso l’istituzione, presso l’Azienda, di un Comitato, composto dai rettori o delegati delle Università con sede in regione e dal presidente della Consulta regionale degli studenti, che si affianca al direttore”. Tale Comitato “svolge compiti di consultazione e di confronto sulle materie della legge ed esprime parere sugli atti più rilevanti di competenza del direttore”. La funzione di controllo sulla gestione rimane in capo al Collegio dei revisori, nominato dalla Giunta regionale. “I risparmi generati”, ha concluso Prodi, “ammontano a oltre 60 mila euro annui e verranno destinati a finanziare le borse di studio”.
Bertani (M5s) ha espresso “dubbi rispetto alla nuova funzione di supporto alle politiche regionali sull’istruzione che il progetto di legge assegna all’Agenzia, che andrebbe contestualizzata alla sola istruzione universitaria”. Riguardo poi alla nomina del direttore, “il cui compenso, pari all’80% dell’indennità del presidente della Regione, desta perplessità”, il consigliere ha manifestato “l’orientamento del Gruppo M5s a svolgere una selezione pubblica”.
Paolo Zoffoli (Pd) ha giudicato positivamente “l’obiettivo di rendere più efficiente e snella l’attività dell’Azienda”.
Galeazzo Bignami (Fi) ha contestato “il rafforzamento della figura del direttore”, giudicandola “eccessiva e sostanzialmente priva di controllo, funzione prima svolta dal Consiglio di amministrazione”. Infine, il capogruppo Fi ha obiettato “che la previsione in capo al direttore della rappresentanza legale dell’Azienda è un’assoluta anomalia”.
Stefano Bargi (Ln), pur manifestando apprezzamento per lo snellimento del vertice di Er.Go, ha espresso “perplessità per l’accentramento di poteri nelle mani del direttore, di fatto sottoposto, nella sua azione, al solo parere preventivo della Giunta regionale”.
Paolo Calvano (Pd) ha ricordato che, “relativamente a enti con funzioni eminentemente gestionali come Er.Go, il superamento di organi collegiali con l’introduzione di figure monocratiche è una delle direttrici di semplificazione e razionalizzazione della pubblica amministrazione attualmente in atto”.
Infine, la commissione ha inoltre nominato Galeazzo Bignami (Fi) relatore del progetto di legge recante “Modifica della L.R. 7 febbraio 2013 n. 1 (Istituzione del Comune di Valsamoggia mediante fusione dei Comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno nella provincia di Bologna)”, presentato dallo stesso Bignami.
(lg)