Fare il punto sulla diffusione del Fentanyl quale sostanza stupefacente. A chiedere un preciso intervento delle strutture socio-sanitarie regionali è Michele Facci (Gruppo Indipendente), il quale ricorda come il Fentanyl, farmaco oppioide prodotto da sintesi chimica, sia molto più potente all’eroina con cui viene assunta per potenziarne gli effetti stupefacenti.
A fronte di un “aumento significativo della disponibilità in Europa di questa sostanza -specifica il consigliere- si è parimenti registrato un incremento dei decessi correlati all’assunzione di questa sostanza” e da qui nasce l’atto ispettivo per sapere innanzitutto i risultati del progetto regionale varato nel 2018 “Prevenzione della mortalità correlata all’assunzione di eroina adulterata con derivati del Fentanyl”.
In aggiunta a questa prima informazione, Michele Facci sollecita comunque l’esecutivo regionale per avere il dettaglio “delle iniziative ed azioni che verranno intraprese da parte del Servizio Sanitario Regionale a seguito del Piano nazionale recentemente elaborato, e quali risorse verranno specificamente destinate a tale scopo”.
L’Assessore alle Politiche per la Salute Raffaele Donini ha quindi confermato le azioni di prevenzione e informazione del piano regionale, nato sulla base dell’analogo nazionale “perchè la regia su questo tema è di livello nazionale con Ministero e Istituto Superiore di Sanità che emanano le linee guida a cui tutti i territori devono uniformarsi”. Per quanto riguarda il Piano dell’Emilia-Romagna, Donini ha confermato “il coinvolgimento di tutti i territori e le strutture deputate all’azione di monitoraggio e di informazione e i dati raccolti sono tutt’ora in corso di valutazione”.
Facci ha quindi sottolineato ancora una volta la necessità di uno “sforzo maggiore con risorse adeguate perchè anche se la diffusione del Fentanyl sul territorio nazionale sembra lieve al momento, i segnali di preoccupazione ci sono, quindi la prevenzione rimane di fondamentale importanza”.
(Luca Boccaletti)
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