Vincolo del doppio mandato per presidente e vice. Voto a scrutinio segreto solo se è garantita riservatezza e non modificabilità del voto (cioè avviene in presenza).
La commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini ha dato parere favorevole alle proposte di modifiche agli statuti degli otto Consorzi di bonifica regionali (Consorzio di Bonifica di Piacenza, Consorzio di Bonifica Parmense, Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Consorzio della Bonifica Burana, Consorzio della Bonifica Renana, Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, Consorzio di Bonifica della Romagna (tutti di primo grado) e al Consorzio di Bonifica di secondo grado per il Canale Emiliano-Romagnolo).
La giunta ha spiegato che gli Statuti hanno avuto necessità di aggiornamento negli anni per raggiungere obiettivi di maggiore semplificazione normativa. Per tutti gli statuti è abrogato l’articolo 8 che si riferisce al voto telematico (legge regionale numero 10 del 2023). Rispetto al Consiglio di amministrazione, è stato cambiato l’articolo 22, in cui il procedimento della nomina dei rappresentati dei Comuni è avviato dalla Regione.
E’ inserito, poi, il vincolo del doppio mandato per il presidente e il vice e questo vale per tutti gli Statuti, mentre per quanto riguarda le modalità di votazione lo scrutinio segreto avviene solo se è garantita riservatezza e non modificabilità del voto (cioè avviene in presenza).
Vengono specificati meglio i compiti del direttore che avrà la delega alla presidenza nelle commissioni di gara e concorso. Viene eliminata la necessità di firma del presidente e del vice sui mandati di pagamento. Il Consorzio della Burana, inoltre, introduce la comunicazione telematica. Il Consorzio piacentino, per effetto della legge regionale 5/2017, da consorzio interregionale diventa regionale: si prende così atto dello scorporo dei Comuni in provincia di Pavia che sono inseriti in Lombardia.
Per il Consorzio di Bonifica di secondo grado per il Canale Emiliano-Romagnolo (Cer), la modifica afferma che lo Statuto deve essere approvato dall’Assemblea. Per quanto riguarda l’ineleggibilità dei delegati si passa da due a tre anni dalla data del pensionamento, mentre per le competenze del comitato amministrativo si aggiunge la possibilità di accordi di cooperazione e programma per sviluppare progetti con le pubbliche amministrazioni. Un nuovo articolo prevede, inoltre, che il presidente del Cer possa invitare al comitato amministrativo chi ha interessi nel Consorzio, ma senza diritto di voto. Anche qui sarà in vigore il vincolo del doppio mandato. Infine, sono stati introdotti due articoli per l’organizzazione e i compiti del direttore e la possibilità di regolamenti interni.
(Gianfranco Salvatori)
La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)