Riunione interlocutoria, oggi, indetta dalla presidente della Consulta regionale degli emiliano-romagnoli nel mondo, Silvia Bartolini, sul progetto di legge di modifica della Consulta, in videoconferenza con i componenti del comitato esecutivo da Parigi, Sidney e Mar del Plata (Argentina).
Invitati la relatrice del progetto di legge, Roberta Mori (Pd), che ne è anche prima firmataria, e i presidenti della commissione Politiche per la salute e politiche sociali, Paolo Zoffoli (Pd), e della commissione Bilancio e affari istituzionali, Massimiliano Pompignoli (Lega nord), che è relatore di minoranza del testo.
Al centro dell’incontro, una prima valutazione dei contenuti del provvedimento, che dovrebbe approdare in Aula nella seduta del 26 maggio, dopo un percorso a tappe ravvicinate: il prossimo appuntamento, infatti, sarà lunedì 18 maggio, quando il testo e eventuali proposte di modifica saranno esaminati in una seduta congiunta delle due commissioni.
Mori, illustrando le novità più rilevanti del progetto di legge, ha parlato dell’obiettivo principale che vi è contenuto, quello di un “rafforzamento della Consulta” e di un suo “maggiore protagonismo” da ottenere attraverso l’”incardinamento” di questo organismo “nell’ambito dell’Assemblea legislativa” intenzionata ad assumersi, nei confronti “dei corregionali emiliano-romagnoli all’estero”, un “impegno forte e la piena responsabilità”, anche attraverso l’elezione, nel proprio ambito, del presidente e dei due vicepresidenti.
Mori ha anche ricordato “l’attività internazionale di grande rilevanza” svolta dalla Consulta in questi anni, che “non è stata sufficientemente valorizzata”.
Il progetto di legge in oggetto, intitolato “Diritti di cittadinanza e politiche di coesione globale tramite la valorizzazione delle relazioni tra gli emiliano-romagnoli nel mondo”, presentato dal Pd, è stato scelto a maggioranza, in una recente seduta della commissione Politiche per la salute e politiche sociali, come testo base su cui lavorare. A questo sarà abbinato un secondo progetto di legge presentato dal M5s, che prevede la cancellazione della Consulta.
(ac)