La messa in sicurezza, nel comune di Galliera (Bo), del sito industriale in cui si trova lo stabilimento, dismesso, ex Siapa, di proprietà del gruppo Snia-Caffaro, ora in amministrazione straordinaria, è oggetto di una interrogazione alla Giunta presentata da Galeazzo Bignami (Fi).
Il 18 marzo 2015, spiega il consigliere, “il Commissario straordinario ha trasmesso alle autorità e alle amministrazioni competenti, fra le quali la Regione, un aggiornamento della situazione”, da cui si evidenzia che “il Progetto di messa in sicurezza del sito, approvato nella Conferenza dei Servizi il 04/12/2012, prevede interventi a carico dell’Amministrazione straordinaria, da attuare sia nell’area dell’ex stabilimento Siapa sia nell’area esterna (ex scuola elementare di Via della Pace), quantificati in circa 950 mila euro”. Nello specifico, detti interventi “consistono nella realizzazione di una barriera idraulica, nell’esecuzione di monitoraggi periodici della falda acquifera e nell’installazione di un rivestimento superficiale dell’area a verde interna all’ex stabilimento e adiacente allo Scolo Riolo”. Nella nota del Commissario, però, rileva il capogruppo Fi, si esplicita “che gli unici interventi cui verrà dato corso sono la realizzazione della barriera idraulica e degli impianti di emungimento e trattamento delle acque di falda, nonché una limitata e mirata pulizia dei soli piazzali interni all’ex stabilimento, il tutto per un importo di 110 mila euro”. Infine, la precisazione “che, a partire dal giugno 2015, l’Amministrazione straordinaria non sarà più in grado di sostenere i costi per il mantenimento e la messa in sicurezza del sito di Galliera”.
Il 4 maggio scorso, ricorda il consigliere, anche la Prefettura di Bologna “ha chiesto a diverse amministrazioni e uffici interessati, fra i quali Arpa, tempestivi aggiornamenti in merito all’attuale stato dei luoghi, nonché alle iniziative intraprese al fine di assicurare l’effettiva esecuzione delle opere necessarie alla messa in sicurezza e al definitivo ripristino della pubblica e privata incolumità del sito in questione”.
Ritenendo che le autorità competenti “non abbiano agito con tempestività”, Bignami chiede quindi alla Giunta “quale opinione abbia in merito alla vicenda, quale ruolo intenda avere la Regione nella messa in sicurezza del sito e quali interventi preveda di promuovere”. Infine, domanda “se ai futuri incontri relativi alla messa in sicurezza del sito ex Siapa, comprese le Conferenze dei Servizi, potranno partecipare come uditori anche i consiglieri regionali e comunali”.
(lg)