Dalla gestione del territorio per uno sviluppo sostenibile al sostegno delle politiche di genere, dalla programmazione delle attività culturali alla promozione della cittadinanza europea. Con 61 progetti realizzati nel triennio 2021-2023, finanziati per circa 810mila euro, l’Emilia-Romagna è sempre più attiva e partecipativa nella formazione delle politiche europee. È quanto emerge dalla clausola valutativa della legge 16/2008 in materia di partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla formazione e attuazione delle politiche e del diritto dell’Unione Europea, esaminata in commissione Bilancio, presieduta da Massimiliano Pompignoli.
E ancora, dalla relazione emerge come per la partecipazione alle fasi ascendente e discendente della formazione del diritto europeo si sia rivelata efficace la rete di consultazione della quale fanno parte, oltre alle Regioni, anche enti locali, sindacati, associazioni di categoria, coinvolti a seconda dell’attinenza con la materia trattata.
Importante il contributo di Europe Direct, il servizio dell’Assemblea legislativa rivolto ai cittadini di tutto il territorio regionale ai quali fornisce informazioni e consulenza sulle attività delle istituzioni europee e sulle opportunità offerte dall’Unione. Nel triennio 2021-2023 Europe Direct ha totalizzato oltre 100mila contatti, ha coinvolto, con corsi e lezioni, oltre 25mila studenti e quasi un centinaio di insegnanti.
(Lucia Paci)
La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)