Via libera della commissione Politiche per la salute e politiche sociali (sì di Pd e Sel, no di Ln, M5s e Fdi), presieduta da Paolo Zoffoli, al documento di risposta, redatto dall’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa, ai presentatori della petizione, corredata da 8.950 firme, sull’Ospedale San Camillo di Comacchio (Fe)
“Attraverso la petizione popolare- ha spiegato il presidente Zoffoli– si chiede di ‘istituire una commissione regionale d’inchiesta onde verificare la congruità dell’investimento di circa 13 milioni di euro con fondi del bilancio regionale per l’avvenuta ristrutturazione completa dell’ospedale di Comacchio’ e di ‘valorizzare la struttura ospedaliera all’interno di una sperimentazione gestionale economicamente sostenibile pubblico-privata, così come esistente in altre realtà della regione Emilia-Romagna’ ”.
L’Up ha stabilito che la prima richiesta, l’istituzione di una commissione, “esula dalle norme dello Statuto e non può essere, pertanto, oggetto di petizione”, mentre ha considerato “attinente alle competenze regionali” la seconda richiesta, accettando, quindi, parzialmente il documento.
La commissione ha proposto un emendamento al documento, approvato con il voto positivo del Pd, mentre Sel, Ln e M5s si sono detti contrari, per conferire alla Conferenza territoriale socio-sanitaria (Ctss) autonomia decisionale sulla gestione pubblico-privato della struttura.
La struttura ospedaliera di Comacchio ha iniziato il processo di trasformazione in ospedale di comunità, conservando la medicina di gruppo, la pediatria, la radiologia, le competenze sulla chirurgia ambulatoriale e la salute della donna, oltre al punto di primo intervento nel periodo estivo. Nei prossimi mesi saranno attive la medicina legale e la medicina del lavoro (da 7 mesi gli spazi sono occupati da manifestanti contrari alla transazione della struttura).
In commissione, Giuseppe Paruolo e altri consiglieri del Pd hanno parlato di “ristrutturazione d’insieme del sistema”, ricordando che “la popolazione interessata è stata interpellata e ascoltata”, inoltre, è stato preso un impegno formale sull’attivazione dei servizi attualmente sospesi. Igor Taruffi (Sel) ha avvalorato la tesi di “programmare una visione complessiva della riorganizzazione sanitaria”.
Gli esponenti della Lega nord, contrari alla trasformazione della struttura, hanno parlato, relativamente ai fondi regionali stanziati nel 2010 per l’ospedale comacchiese, di “investimenti collegati alle campagne elettorali”, ritenendo inoltre “inadeguata la risposta dell’Up”. Per Tommaso Foti (Fdi), “sul San Camillo si è cambiato idea in corso d’opera”, il consigliere ha quindi sollecitato la maggioranza a “dare risposte ai cittadini”. Infine, Raffaella Sensoli (M5s) ha chiesto di “velocizzare i tempi sulla pubblicazione del piano di riordino del sistema sanitario” e di “prevedere trasferte cicliche di medici specializzati nelle strutture sanitarie periferiche per conservarne le eccellenze”.
(cr)