“Accogliere le richieste delle associazioni di persone vittime della talidomide, in relazione agli indennizzi riconosciuti dalle leggi alle persone la cui disabilità è derivata dall’utilizzo di tale farmaco da parte della madre durante la gravidanza”.
La Commissione politiche per la salute presieduta da Ottavia Soncini ha approvato la risoluzione bipartisan a prima firma Giuseppe Paruolo (Pd) che impegna Giunta regionale e Governo ad accogliere le richieste delle associazioni delle vittime di tale farmaco. L’atto di indirizzo è stato firmato dai colleghi di gruppo Matteo Daffadà, Marcella Zappaterra, Manuela Rontini, Mirella Dalfiume e Palma Costi, da Silvia Zamboni (Europa Verde), Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) e Silvia Piccinini (M5S).
“La talidomide -sintetizza il primo firmatario Paruolo- è un medicinale usato negli anni Cinquanta e Sessanta come antinausea dalle donne in stato di gravidanza ed è diventato tristemente noto per essere stato il primo caso di farmacovigilanza, in quanto responsabile di gravi malformazioni nei feti delle donne che assumevano tale principio attivo. In questa risoluzione, semplicemente chiediamo che lo Stato italiano proceda agli indennizzi disposti con specifiche leggi nel 2008 e nel 2016 rivedendo quindi i regolamenti attuativi particolarmente restrittivi rilasciati in seguito”.
(Luca Boccaletti)