Le competenze istituzionali in materia di ispezioni, vigilanza e contratti di lavoro irregolari spettano essenzialmente al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in particolare alle Direzioni provinciali del lavoro e gli enti previdenziali Inps e Inail. Tuttavia, “la Regione è da sempre impegnata nel garantire condizioni di sicurezza e qualità del lavoro, in particolare con la L.r. 17/2005 (art. 41,42 e 43) nella quale si definiscono le competenze e il ruolo della stessa Regione in attuazione della normativa nazionale in tema di sicurezza”. È la risposta del sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Andrea Rossi, al consigliere Antonio Mumolo (Pd) che, in una interrogazione a risposta immediata in Aula, aveva chiesto alla Regione di attivarsi per garantire il rispetto del principio di legalità e tutela dei lavoratori. Mumolo, su questa tema, aveva rilevato in particolare che nei giorni scorsi sulla vetrina di un locale del centro di Bologna, gestito da un noto maestro di cucina, “è apparso un cartello di selezione del personale molto discutibile: ‘Cerco cameriere, stipendio discreto, meglio se poco sindacalista’” .
“Attualmente- ha detto Rossi- la Regione è impegnata nella costruzione del nuovo ‘Patto per il Lavoro’, oggetto di analisi e confronto con le parti sociali e le altre istituzioni territoriali. Uno dei temi fondamentali in discussione riguarda la legalità in relazione alle condizioni dello sviluppo e della coesione sociale. In tale direzione- ha evidenziato il sottosegretario- sarà attivato anche un protocollo d’intesa con l’Ispettorato del lavoro in cui sarà posto l’accento sul rispetto delle regole nell’applicazione degli istituti che riguardano più direttamente la competenza regionale, come l’apprendistato, i tirocini e la gestione della Cassa integrazione in deroga”.
Mumolo, consapevole “dei limiti regionali in materia”, si è dichiarato soddisfatto per “l’impegno della Regione a contrastare simili episodi e, soprattutto, affinché non accadano più. È un episodio isolato- ha rilevato Mumolo- ma è importante che se ne parli”.
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