COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente: 9 milioni di euro all’anno per ridurre le dispersioni di acqua

Le spese per realizzare questi interventi saranno coperte dalle tariffe del servizio idrico integrato, circa due euro all’anno per ogni cittadino

Sì a nuove risorse, circa 9 milioni di euro all’anno, per ridurre gli sprechi di acqua. Finanziamenti per interventi, per fare solo alcuni esempi, di manutenzione e riqualificazione idraulica degli alvei e delle aree di pertinenza del reticolo idrografico naturale e artificiale, anche per azioni rivolte a limitare la veicolazione delle acque meteoriche verso le reti fognarie in ambito urbano o per contrastare i fenomeni inquinanti.

Via libera della commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, all’atto della giunta regionale che stabilisce gli indirizzi e le linee guida per gli interventi rivolti al potenziamento dei servizi ecosistemici collegati all’utilizzo delle risorse d’acqua a uso civile, a partire dalla gestione delle opere del servizio idrico.

Per servizi ecosistemici si intendono quelle risorse di approvvigionamento essenziali per la vita umana, come l’acqua. Le analisi condotte a livello globale denunciano un pericoloso calo della produttività degli ecosistemi in termini di servizi resi. Per arrestare questo fenomeno occorre prima di tutto effettuare una rigorosa ricognizione (per questo sarà attivo un comitato tecnico, con anche rappresentanti della Regione Emilia-Romagna), per stabilire dove è utile intervenire.

Le spese per realizzare questi interventi saranno coperte dalle tariffe del servizio idrico integrato, circa due euro all’anno per ogni cittadino.

Sul provvedimento interviene in commissione Stefano Bargi (Lega): “Permangono dubbi sul calcolo di questi contributi tanto che viene da pensare che le tariffe per i servizi idrici verranno aumentate. Restano dubbi anche sui soggetti coinvolti in questa progettazione. Sembra di capire che verranno penalizzati quei comuni che stanno attivando progetti sulla gestione dell’acqua in proprio”.

(Cristian Casali)

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