Ambiente e territorio

L’Assemblea: “Più coordinamento tra enti locali per lo sviluppo”

Approvato il piano a sostegno degli “Ambiti locali per il triennio 2024-2026”, una misura che prevede interventi per 200 milioni provenienti da fondi regionali e statali

Sostenere l’integrazione fra aree urbane, aree interne e Appennino per intercettare risorse per lo sviluppo a sostegno del territorio. Disco verde dell’Assemblea legislativa al piano a sostegno degli “Ambiti locali per il triennio 2024-2026”, una misura che prevede interventi per 200 milioni provenienti da fondi regionali e statali.

Il nuovo Programma vuole potenziare la capacità delle Unioni di Comuni di intercettare opportunità di sostegno ai processi di sviluppo – anche con politiche e interventi mirati per le Unioni di Comuni che si trovano nelle aree montane e interne – e lo sviluppo di un rinnovato modello di governance. Un modello capace di mettere in campo, integrandole, le funzioni dei diversi livelli istituzionali degli Enti locali (Province, Città metropolitana e Unioni di Comuni) per dare vita a un sistema flessibile e collaborativo per le politiche di area vasta. Sono state delineate e in gran parte approvate 23 strategie territoriali, così articolate: Agende trasformative Urbane per lo Sviluppo Sostenibile (ATUSS) per 14 tra città e sistemi urbani intermedi; Strategie Territoriali per le Aree Montane e Interne (STAMI) per 9 aree interne regionali. La Regione ha messo a disposizione più di 109 milioni di euro per le ATUSS e circa 57 milioni di euro per le Stami, a cui si aggiungono 18 milioni provenienti dai fondi europei di sviluppo e coesione e oltre 13 milioni di risorse nazionali.

“Con questo atto la Regione vuole sostenere i Comuni, le Unioni dei Comuni e un complessivo impegno per la collaborazione, per strategie integrate e per rafforzare la coesione sociale”, spiega Mirella Dalfiume (Pd) che ricorda come “c’è un forte impegno per la montagna e le aree interne”.

(Luca Molinari)

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