COMUNICATO
Sanità e welfare

Welfare. Approvato in commissione il nuovo sistema per l’accreditamento dei servizi sociosanitari

“C’è l’impegno a migliorare l’offerta sociosanitaria e si tiene conto dei costi aggiuntivi cui sono soggetti i gestori”, specifica in commissione l’assessore Igor Taruffi

Via libera della commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini, al nuovo sistema di accreditamento sociosanitario. “Un modello di accreditamento che mette al centro la persona” sottolinea l’assessore al Welfare Igor Taruffi.

Questi gli obiettivi alla base del provvedimento: recepire e dare risposta anche a nuovi bisogni di sostegno, cura e assistenza delle persone, a fronte dei cambiamenti della struttura sociale, in particolare legati all’invecchiamento e alla composizione dei nuclei famigliari; intervenire a sostegno di politiche per la prossimità e la domiciliarità, la promozione dell’autonomia delle persone, la coesione sociale, la partecipazione e la responsabilizzazione dei cittadini e, in generale, per la riduzione delle diseguaglianze; qualificare ulteriormente il lavoro di cura assicurato dai servizi sociosanitari accreditati rafforzando i rapporti numerici tra operatori e assistiti; agire sulle procedure in un’ottica di semplificazione e trasparenza.

“Serve chiarezza dal punto di vista normativo – spiega Taruffi – e c’è l’impegno a migliorare l’offerta sociosanitaria. La procedura sugli accrediti (programmazione, accreditamento e contrattualizzazione) si concluderà nei prossimi mesi e la scadenza è stata fissata per il 31 dicembre. Il nuovo sistema tiene conto dei costi aggiuntivi cui sono soggetti i gestori. Parliamo di tutti quei servizi sociosanitari oggetto di accreditamento, come, ad esempio, quelli socioassistenziali nelle case di cura per anziani”.

“La Regione ha fatto un lavoro importante e il cambiamento non è da poco anche se parliamo di servizi di eccellenza. L’approccio cambia anche rispetto ai bisogni delle famiglie, con particolare attenzione al tema della domiciliarità”, evidenzia Francesca Maletti (Partito democratico).

Per Simone Pelloni (Rete civica) “il sistema sociosanitario è fortemente stressato e ha bisogno di nuove risposte. Serve un coordinamento maggiore con gli enti locali e occorrono più controlli sulla gestione dei servizi”.

“Si sono predisposte regole chiare di concerto con sindacati, enti locali e soggetti gestori del pubblico e del privato, valorizzando il personale sociosanitario e ponendo particolare attenzione all’utenza”, sottolinea Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa).

La commissione ha approvato anche tre emendamenti al provvedimento.

(Cristian Casali)

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