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Pd: più risorse per la ricerca e l’alta tecnologia

Presentato un progetto di legge a prima firma Palma Costi e sottoscritto da Marcella Zappaterra per modificare la legge regionale sulla promozione del sistema regionale delle attività di ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico

Introdurre un meccanismo di finanziamento regionale per gli ‘Organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza’, i ‘Laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico’ e i ‘Centri per l’innovazione’ aderenti alla rete regionale. Organismi che devono essere accreditati alla Rete Alta Tecnologia.

E’ questa la principale novità contenuta in un progetto di legge del Partito democratico a prima firma Palma Costi e sottoscritto anche da Marcella Zappaterra che vuole introdurre modifiche alla legge regionale 14 maggio 2002, n. 7, riguardante la promozione del sistema regionale delle attività di ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico.

Il progetto di legge dei democratici mira a garantire la continuità della ricerca scientifica e tecnologica attraverso l’introduzione di un sistema di finanziamento per gli ‘Organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza’, per i ‘Laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico’ e per i ‘Centri per l’innovazione’ accreditati alla Rete Alta Tecnologia. Questo finanziamento non potrà superare un terzo del valore della produzione dell’organismo beneficiario e sarà suddiviso tra finanziamenti per progetti pubblici, attività di mercato e specifici contributi regionali.

Inoltre, si prevedono criteri e misure di sostegno in conformità con la normativa europea sugli aiuti di stato. Con il secondo articolo del progetto di legge si definiscono le disposizioni finanziarie stabilendo che per gli esercizi 2025-2026, la Regione istituirà appositi capitoli di spesa nel bilancio regionale per coprire gli oneri derivanti dalla legge. Gli oneri per gli esercizi successivi saranno coperti tramite stanziamenti annuali autorizzati dalla legge di bilancio. Inoltre, si dà facoltà alla giunta regionale di approvare le necessarie variazioni di bilancio, prevedendo che le risorse dei fondi strutturali europei assegnati alla Regione potranno concorrere agli oneri derivanti dall’attuazione della legge.

“Questo progetto di legge è fondamentale per consolidare e potenziare l’infrastruttura di ricerca dell’Emilia-Romagna. Assicurando un finanziamento stabile e continuo, promuovendo la collaborazione e sviluppando le competenze dei ricercatori, la Regione potrà mantenere una posizione di eccellenza e competitività nel campo dell’innovazione e della ricerca tecnologica. La stabilizzazione e la giusta remunerazione dei ricercatori non solo miglioreranno la qualità della ricerca, ma garantiranno anche un ambiente lavorativo più attrattivo e stimolante”, spiegano Costi e Zappaterra.

(Luca Molinari)

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