Come la Regione valuti la scelta di far chiudere i battenti a Skipass, la rassegna fieristica della montagna e degli sport invernali, e quali azioni intenda avviare per scongiurarne il trasferimento fuori regione. Sono i quesiti che il consigliere Luca Cuoghi di Fratelli d’Italia rivolge alla Giunta in una interrogazione a risposta immediata.
Il consigliere ripercorre le notizie degli ultimi giorni, partendo dall’annuncio di Bologna Fiere (proprietaria del marchio) e Modena Fiere (organizzatrice dell’evento) di annullare l’edizione 2024 di Skipass. Nel comunicato diffuso si faceva riferimento a “profondi cambiamenti intervenuti nel mercato delle attrezzature per gli sport invernali che hanno fatto venir meno i presupposti che avevano determinato il successo della manifestazione”.
“Una fiera che si svolgeva da 29 anni a Modena e proprio al momento di festeggiare la 30esima edizione è stata annullata – ricorda Cuoghi -. Proprietà e organizzazione hanno parlato di una scelta sofferta che era già nell’aria da diverso tempo e di un numero sempre più esiguo di biglietti venduti così come di espositori disposti a sobbarcarsi i costi di partecipazione”. Secondo il consigliere di Fdi “la kermesse era un punto di riferimento per professionisti e operatori del settore e tra i più danneggiati vi saranno i gestori degli impianti sciistici regionali, che avevano nella fiera modenese una vetrina importantissima, che permetteva la vendita promozionale di biglietti giornalieri o pacchetti in vista dell’imminente stagione sciistica. E ci si domanda se nel frattempo la rassegna sarà trasferita in un’altra città”.
A rispondere in aula è stato l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla. “La decisione di annullare l’edizione 2024 è stata presa congiuntamente da proprietà e organizzazione e nella piena autonomia imprenditoriale”. L’assessore ha poi ribadito che Apt servizi (azienda regionale che si occupa di programmazione e progettazione in ambito turistico, ndr) “è disponibile a supportare eventuali nuove iniziative e anche nuovi format, introdotti sia dall’organizzazione che dalle realtà del territorio, volte ad arricchire anche il piano di comunicazione e promozione dell’Appennino”.
Il consigliere Cuoghi ha ritenuto la risposta “insoddisfacente e non esaustiva”. “La scelta imprenditoriale era -spiega- già nota attraverso il comunicato diffuso. Ciò che viene a mancare è la promozione del territorio ed è qui che la Regione dovrebbe intervenire e prendere posizione su cosa intenda fare per rilanciare il turismo in questi territori. L’ipotesi ventilata su iniziative legate al turismo estivo può essere complementare ma non sostitutiva della promozione legata al turismo invernale”.
(Brigida Miranda)