Imprese lavoro e turismo

Amico (ER Coraggiosa): specificare quanti sono i tavoli di crisi aziendali aperti in Regione

Il consigliere chiede conferma di alcuni recenti studi secondo cui nei primi quattro mesi del 2024 “vi sarebbe stato un deciso aumento delle ore autorizzate di ammortizzatori sociali con un incremento di oltre il 75% rispetto allo stesso periodo del 2023”

“Quanti sono i tavoli di crisi aperti in Emilia-Romagna e quali azioni la Regione intende promuovere per sostenere i nostri comparti produttivi strategici e tutelare l’occupazione e i livelli salariali dei lavoratori?”

A porre il quesito è il consigliere di Emilia-Romagna Coraggiosa Federico Amico, il quale riferisce i preoccupanti dati di un recente studio della Uil, secondo cui “nei primi quattro mesi del 2024 si è verificato un deciso aumento delle ore autorizzate di ammortizzatori sociali (cassa integrazione e fondi di solidarietà gestiti dall’Inps) che in Emilia-Romagna sono cresciute del 78,5% rispetto allo stesso periodo del 2023 ponendo la nostra regione al terzo posto per maggior incremento sul piano nazionale”.

Particolarmente colpita è l’industria, con il 97% della cassa integrazione richiesta da questo comparto, mentre calano edilizia e commercio. A livello territoriale, aumento sensibile per il bolognese (+92%) che passa da 2,1 a 4 milioni di ore autorizzate con picchi rilevanti anche a Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. “Dati che contrastano la narrazione di un’economia nazionale in crescita” afferma il capogruppo.

Rifacendosi anche alla recente vicenda degli esuberi annunciati dalla Mozarc-ex Bellco di Mirandola, Amico evidenzia le crescenti difficoltà che la nostra economia sta affrontando, soprattutto in comparti strategici quali il biomedicale, il ceramico e il tessile-abbigliamento.

Da qui l’atto ispettivo per avere l’elenco dei tavoli di crisi aziendali aperti in Regione unitamente al dettaglio delle azioni che si vogliono promuovere “per sostenere i nostri comparti produttivi strategici e tutelare l’occupazione e i livelli salariali dei lavoratori”.

L’Assessore allo sviluppo economico, green economy e lavoro Vincenzo Colla ha quindi confermato come le difficili congiunture (fra cui la guerra Russo-Ucraina, il conflitto in Medio Oriente e i problemi dell’economia tedesca) “influiscano in maniera peculiare in economie come quella emiliano-romagnola, particolarmente votate all’export”.

Nonostante il difficile quadro economico, Colla sottolinea come i dati regionali siano decisamente migliori rispetto a quelli nazionali: “Dai dati Istat riferiti al primo trimestre di quest’anno si apprezza sia un aumento degli occupati sia una contemporanea diminuzione delle persone in cerca di occupazione e che portano l’indice generale di occupazione a un ragguardevole 70,9%, ben superiore alla media nazionale che si attesta a quota 61% e pone la nostra regione al terzo posto fra i territori italiani. Venendo ai tavoli di crisi, attualmente siamo a quota 55 vertenze direttamente seguite dalla giunta. Un netto calo rispetto ai 90 tavoli aperti in epoca recente. La giunta ha sempre utilizzato e continuerà a utilizzare ogni strumento normativo nazionale e regionale con una significativa condivisione degli obiettivi di politiche industriali e tutela dell’occupazione da parte di tutti coloro che hanno firmato e condiviso il Patto per il lavoro e per il clima”.

Federico Amico si è quindi dichiarato soddisfatto per le risposte ottenute. “Sono soddisfatto -conclude Amico – per la riduzione dei tavoli di crisi che testimonia la buona conduzione attuata dalla Regione nelle crisi aziendali anche se la situazione internazionale determina dati oggettivamente preoccupanti e per questo auspico che il buon lavoro svolto fino ad ora continui anche nel futuro”.

(Luca Boccaletti)

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