Ambiente e territorio

Zamboni (Europa Verde): chiarire se sono iniziati i lavori per il gasdotto ‘Rete Adriatica’

La capogruppo fa seguito ad analogo atto ispettivo del 9 febbraio scorso in cui evidenziava le criticità del progetto proposto da Snam Rete Gas

“Chiarire se sono effettivamente iniziati i lavori del gasdotto ‘Rete Adriatica’”.

A chiederlo è Silvia Zamboni (Europa Verde), la quale fa specifico riferimento a un analogo atto ispettivo dello scorso 9 febbraio in cui sollevava numerose perplessità per il progetto di potenziamento della rete di trasporto nazionale di metano proposto da Snam Rete Gas.

Per la capogruppo, la migliore testimonianza per un tracciato che si dipana da Massafra in provincia di Taranto fino al comune bolognese di Minerbio è l’appellativo di ‘gasdotto dei terremoti’ affibbiato dai media ad un progetto “che interessa buona parte delle aree a maggiore rischio sismico a livello europeo, tutte zone colpite da recenti terremoti di enorme impatto”.

A fronte delle cinque tratte in cui è stato suddiviso un tracciato “con caratteristiche molto impattanti quali l’attraversamento di aree di rilevante importanza naturalistica oltre ad aree ad alto rischio idrogeologico”, ci sono “i decreti di valutazione positiva dell’impatto ambientale emanati di concerto tra il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e il ministero per i beni e le attività culturali”.

Proprio sulle autorizzazioni concesse, basate su valutazioni risalenti a 12 anni fa, si è concentrata l’attenzione dell’esponente di Europa Verde, dato che, come sostenuto anche dall’Associazione ‘Gruppo d’intervento giuridico’ e dalla più recente giurisprudenza, “le pronunce di compatibilità ambientale hanno durata di soli cinque anni anche se emanate prima della riforma del Codice dell’Ambiente del 2008”. In pratica, continua la consigliera, “il Gruppo d’intervento giuridico sottolineava come il progetto fosse stato pensato e progettato per un momento in cui il fabbisogno di gas del nostro paese era completamente diverso rispetto a quello odierno”.

Rifacendosi poi ad un precedente atto ispettivo, Zamboni sottolinea la risposta già fornita dalla Giunta che “condivideva la necessità di tenere conto del principio di massima precauzione e dei possibili cambiamenti avvenuti nel tempo e delle condizioni territoriali che potrebbero portare a valutare prescrizioni ulteriori rispetto a quelle già esistenti nei procedimenti di VIA realizzati in passato”.

A fronte dell’apertura nello scorso maggio di un cantiere nel comune ravennate di Russi per il tratto nord del gasdotto ‘Rete Adriatica’, seguito da analoghi lavori anche nella zona di Forlì-Cesena, Zamboni chiede quindi specifiche informazioni all’esecutivo regionale e se, “la Regione Emilia-Romagna abbia poi effettivamente portato in Conferenza Stato-Regioni e nelle altre sedi opportune, comprese eventuali Conferenze dei servizi sul progetto a cui partecipa, l’istanza del Gruppo d’Intervento Giuridico per rivedere l’iter autorizzativo del gasdotto coinvolgendo anche le altre Regioni interessate e, qualora non l’abbia ancora fatto, se abbia intenzione di farlo”.

In fase di replica, il sottosegretario alla presidenza di Giunta Davide Baruffi ha confermato l’inizio dei lavori in diverse zone del nostro territorio. “I cantieri aperti in queste ultime settimane -ha chiarito Baruffi- ci sono state comunicate da Snam e riguardano esclusivamente attività di bonifica bellica e saggi geologici non sottoposti a valutazione regionale. Confermiamo ancora una volta, però, che la giunta interverrà non appena vi sarà l’occasione ribadendo il principio di massima precauzione. Per quanto concerne l’intervento in Conferenza Stato-Regioni, non si è ancora presentata l’occasione dal momento che non è la Regione Emilia-Romagna a stilare l’ordine dei lavori, ma credo che non mancheremo di intervenire in tale sede anche se saremo in una fase di attenuazione dei poteri in vista delle prossime elezioni regionali”.

Silvia Zamboni si è quindi dichiarata soddisfatta delle risposte ottenute. “Prendo atto della conferma ufficiale sull’apertura dei cantieri ma sono ancora più soddisfatta per la conferma della volontà della Regione Emilia-Romagna di voler intervenire in Conferenza dei Servizi secondo il principio di massima precauzione nei confronti di un’opera inutile e oltremodo impattante”.

(Luca Boccaletti)

Ambiente e territorio