Quantificare gli importi complessivi e quelli non spesi del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) e del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) del 2014-2020, previsti per le opere di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico destinate alla Regione Emilia-Romagna, dettagliando i progetti non ancora ultimati. Infine, chiarire se, in caso di mancata realizzazione delle opere, si tratti di responsabilità della Regione.
Sono i quesiti che Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, rivolge alla Giunta regionale con una interrogazione.
La capogruppo ricorda, nel suo atto ispettivo, gli eventi alluvionali che hanno interessato il territorio regionale nel maggio 2023 “con danni a privati, imprese, infrastrutture e settore agricolo superiori a 8,5 miliardi di euro”.
“La mancata gestione del territorio è da ritenersi la causa principale dei danni alluvionali: dovrebbero essere diverse le azioni di messa in sicurezza degli edifici e di sviluppo di sistemi di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico finanziate con risorse provenienti dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020”, conclude la consigliera, che chiede dunque conto alla giunta regionale delle azioni messe in campo e dei progetti finanziati, in particolare di quelli non ancora ultimati.
(Brigida Miranda)