“Sogno gli Stati uniti d’Europa. Solo se saremo in grado di fare dell’Europa una vera casa comune sapremo affrontare le sfide del futuro”. Il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, interviene in Assemblea legislativa, oggi impegnata nella Sessione europea 2015. “Così come in questi 60 anni l’Unione ha rappresentato una straordinaria garanzia di pace all’interno dell’Europa- afferma- ora l’Europa deve diventare punto di riferimento, giocando una leadership per la pace nel Mediteranno e nel mondo e per una crescita capace di ridurre le disuguaglianze in un’economia aperta”. Cosa che può avvenire “se tutta l’Europa, i cittadini e i territori, partecipano in maniera attiva ad un processo che, dal basso verso l’alto, legittimi in termini democratici le scelte”. Di fronte “alle sfide che il nuovo mondo ci pone- prosegue- se l’Europa si chiude in se stessa, si condanna al fallimento”. E con riferimento al tema immigrazione, Bonaccini invoca l’impegno comune: “La tragedia dei migranti non può essere fronteggiata in solitudine da quei Paesi che per collocazione geografica costituiscono la porta naturale d’ingresso all’Europa”.
L’appuntamento con la Sessione europea, che quest’anno assume una particolare importanza in quanto coincide con l’avvio della nuova programmazione dei Fondi europei, ricorda il presidente della Regione, “non è solo di un adempimento con il quale allineiamo la nostra legislazione alla normativa dell’Unione”, ma rappresenta “una partecipazione consapevole alla costruzione della comune casa europea, in un momento particolarmente difficile in cui emergono tentazioni populiste che non possono essere mai sottovalutate, in quanto segnalano un malessere diffuso”. “Troppo spesso la voce dell’Europa si esprime solo nei termini di rigore economico, mortificando in particolare le istanze delle periferie”. Di qui la necessità di rilancio “di un piano di sviluppo economico che può concretizzarsi solo con un maggior grado di integrazione”.
E tornando sulla programmazione dei Fondi europei, “per complessivi 2,5 miliardi di euro disponibili in 7 anni per investimenti in Emilia-Romagna”, Bonaccini assicura l’impegno “ad avviare una nuova generazione di politiche per lo sviluppo basate sul riconoscimento del valore del territorio, del lavoro e delle persone”. E in conclusione un richiamo “al Patto per il lavoro al quale la Giunta sta lavorando con tutte le parti sociali, come luogo in cui condividere obiettivi e azioni orientati ad una crescita intelligente. Dentro al patto- sottolinea il presidente della Giunta- il richiamo alla buona spesa dei fondi europei è una delle parti più significative”.
(is)