“La Giunta impugni dinanzi al Tribunale amministrativo del Lazio il decreto del ministro dello Sviluppo economico del 25 marzo 2015, che dà attuazione allo ‘Sblocca Italia’ e, contestualmente, proponga un conflitto di attribuzioni davanti alla Corte costituzionale”. A chiederlo, attraverso la presentazione di una risoluzione all’Assemblea legislativa, sono Andrea Bertani (primo firmatario), Raffaella Sensoli e Gian Luca Sassi del M5s.
“Il ministro dello Sviluppo economico- rilevano i consiglieri- ha emesso in data 25 marzo 2015 un apposito decreto di attuazione della legge ‘Sblocca Italia’, nel quale si stabiliscono all’articolo 1 ‘le modalità di conferimento dei titoli concessori unici, dei permessi di prospezione, di ricerca e delle concessioni di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale, nonché di esercizio delle attività nell’ambito degli stessi titoli minerari’. L’articolo 3 definisce le procedure da seguire per il rilascio delle concessioni, lasciando alle Regioni interessate un ruolo assolutamente marginale e comunque non decisorio”.
“Il decreto ministeriale in questione- sottolineano gli esponenti M5s- è l’ultimo tassello del piano architettato dal Governo per arrivare ad un accentramento delle decisioni in ordine alle estrazioni petrolifere, le comunità locali e le istituzioni territoriali sono state di fatto spogliate di ogni potere e di ogni possibilità di intervento”. “Riteniamo- concludono- che il decreto contenga diversi profili di illegittimità, soprattutto con riguardo al ruolo marginale che viene riconosciuto alle Regioni nei processi decisori”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)