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REGIONE. LEGGE RIORDINO ISTITUZIONALE E PROVINCE, VIA LIBERA ANCHE IN COMMISSIONE TERRITORIO: “PREVENZIONE E GESTIONE EMERGENZE, STOP FRAMMENTAZIONE COMPETENZE”

REGIONE. LEGGE RIORDINO ISTITUZIONALE E PROVINCE, VIA LIBERA ANCHE IN COMMISSIONE TERRITORIO: “PREVENZIONE E GESTIONE EMERGENZE, STOP FRAMMENTAZIONE COMPETENZE”

Licenziata l’8 giugno scorso dalla Giunta, la proposta di legge che ha per titolo “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” procede nel suo iter istituzionale, con il passaggio nelle cinque commissioni consultive. Finora, sul provvedimento hanno espresso parere favorevole Pd e Sel, si sono astenuti Ln e M5s, mentre Fi e Fdi hanno votato contro. Per le materie oggetto della legge di riordino, una delle commissioni coinvolte in modo più rilevante è la “Territorio, Ambiente, Mobilità”, riunitasi anch’essa questa settimana, presieduta da Manuela Rontini, in una seduta che ha visto la proposta di Giunta illustrata dagli assessori Emma Petitti (Bilancio e riordino istituzionale) e Paola Gazzolo (Difesa del suolo, politiche ambientali, protezione civile).

E’ stato spiegato come la scelta strategica è quella di non limitarsi a dare attuazione della Legge 56/2014, la cosiddetta “legge Delrio”, ma di anticipare la riforma costituzionale “sperimentando un’immediata semplificazione dei livelli istituzionali, senza abbassare la qualità dei servizi ai cittadini e con il costante coinvolgimento degli Enti locali”. La legge nazionale prevede che la mobilità del personale vada gestita entro il 31 dicembre 2016, “ma la Regione intende operare affinché questa fase possa concludersi entro il 2015”. A questo esito, suscettibile di correzioni in sede assembleare, la Giunta è pervenuta “dopo un costante coinvolgimento degli Enti locali, sancito con il Patto del 2 maggio 2015, e con l’accordo sottoscritto il 22 maggio con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, a garanzia del processo di mobilità del personale”.

Il pdl della Giunta “investe sulle Unioni dei Comuni e sulle fusioni fra Comuni, fa perno sulla Città metropolitana di Bologna, che svolgerà un ruolo fondamentale per l’intero territorio regionale, e ipotizza la realizzazione di aree vaste interprovinciali, più ampie degli attuali confini territoriali”. Di particolare significato, hanno sottolineato Petitti e Gazzolo, “sarà il rilancio e potenziamento delle Agenzie regionali, evoluzione e salto di qualità dell’Arpa e della Protezione civile”. Si è scelto “di non costruire nuovi enti e di non moltiplicare quelli esistenti, ma di ricostruire la filiera che collega la prevenzione alla gestione dell’emergenza, superando la frammentazione delle competenze fra enti diversi, così da ridurre i tempi di rilascio delle autorizzazioni per cittadini e imprese”.

Dunque, si procederà a unificare in un “centro tecnico di competenza” le autorizzazioni ambientali e quelle in materia di energia e “sarà rimodulata l’organizzazione attuale di Arpa, che diventerà Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia”. In capo all’Agenzia regionale di Protezione civile verranno inserite “le funzioni di sicurezza e prevenzione”. Queste scelte “puntano a valorizzare competenze, risorse e mezzi di intervento delle varie strutture attualmente operative, con forti presidi sul territorio, garantiti anche dall’attuale personale delle Province e dei Servizi tecnici di bacino”.

Con domande e richieste di chiarimento, sono intervenuti i consiglieri Alan Fabbri (Ln), Silvia Piccinini (M5s), Lia Montalti e Marcella Zappaterra (Pd).

Quanto all’iter del provvedimento, mercoledì 8 luglio è prevista l’audizione pubblica con i soggetti interessati, lunedì 13 la commissione Bilancio si riunirà per la discussione generale, valutando i contributi pervenuti dalle commissioni e dall’audizione, venerdì 17 è fissato come termine per la presentazione di emendamenti da parte dei consiglieri. Lunedì 20 la commissione Bilancio esaminerà e voterà gli emendamenti, il giorno successivo si procederà al voto dell’articolato. L’impegno è di portare il provvedimento in Aula nella seduta del 28 luglio.

(rg)

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