Ambiente e territorio

Zamboni (Europa verde): confermare correttezza lavori Aipo su cassa espansione Secchia

Nell’atto ispettivo la consigliera avanza dubbi sulla compatibilità ambientale dei lavori oltre all’assenza di interventi mitigatori che compensino l’alterazione di un luogo facente parte della rete ‘Natura 2000’

Confermare la correttezza dei lavori Aipo nella cassa di espansione sul Secchia in provincia di Modena.

A chiederlo è la capogruppo di Europa Verde Silvia Zamboni, la quale informa che l’area boschiva ‘Casse di espansione del fiume Secchia’, inserita nella zona speciale di conservazione ‘Natura 2000’ e oggetto di richiesta nel 2020 da parte dell’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) per la realizzazione di manufatti idraulici, “è stata letteralmente rasa al suolo e al suo posto è stata creata una vastissima landa desolata”.

La consigliera, nel ricordare come l’autorizzazione rilasciata dalla Regione nel 2022 contenesse prescrizioni quali la compatibilità ambientale e la realizzazione di interventi mitigatori a compensazione dell’alterazione di habitat naturali di pregio, sottolinea la preoccupazione rilanciata anche da svariati media locali sul totale disboscamento di 15 ettari di territorio che ha comportato il taglio di circa 5.000 alberi.

A fronte delle proteste di alcune forze politiche modenesi e della petizione lanciata dal comitato ‘Difendiamo il parco fluviale del Secchia’, Silvia Zamboni chiede il parere della giunta sulla regolarità dei lavori svolti e, in aggiunta al quesito principale, sollecita un pronunciamento per capire “se, come indicato nel documento autorizzatorio, la sottrazione degli habitat protetti è stata compensata mediante l’attuazione di interventi ambientali localizzati in tutta l’area di cantiere, specificandone eventualmente i dettagli”.

(Luca Boccaletti)

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