Fare chiarezza sui medici a gettone e le automediche. A chiederlo è la Lega con un’interrogazione a firma di Maura Catellani (prima firmataria) e Fabio Rainieri in cui si invita la Regione a motivare l’incongruenza fra il reale fabbisogno di medici di emergenza sanitaria territoriale e il numero di posti messi a bando dalla Regione per il corso di idoneità dei medici del 118 e il protrarsi dell’impiego dei medici “a gettone” e sul futuro delle automediche.
L’interrogazione verte su due dati: i leghisti sottolineano il taglio di 8 automediche (di cui 6 in servizio H24 e 2 in servizio H12) e che, come comunicato dal sindacato Snami, persisterebbe la necessità di nuovi 132 medici destinati al servizio di Emergenza Territoriale della nostra regione a fronte dell’indizione di bandi per soli 85 posti.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “in modo specifico quanti siano i medici suddivisi per edizione del corso e per ASL di interesse , che pur interessati a partecipare al corso di idoneità di cui alla DGR 584 dell’8.4.2024 risultino esserne stati esclusi per carenza di posti disponibili e quali siano le logiche sottese alla sottovalutazione del reale fabbisogno dei medici di emergenza sanitaria territoriale – peraltro in parte reso noto sul sito web istituzionale del SSR – da parte della Regione Emilia Romagna e se quanto riportato, qualora confermato, debba essere interpretato come un progressivo, inarrestabile processo di demedicalizzazione della Emergenza Sanitaria Territoriale”.
La Lega chiede inoltre “se vi sia o non vi sia da parte di Regione Emilia Romagna intenzione di ripristinare – in tutto o in parte – i mezzi di soccorso avanzato a leadership medica soppresse o tagliate ed in auspicata ipotesi affermativa quali siano le tempistiche previste, e se ritenga di volersi unire agli interroganti nel rilevare un difetto di coerenza fra quanto affermato e dichiarato all’Assemblea Legislativa dall’Assessore Donini in data 4 aprile 2023 sull’asserita ‘distorsione del sistema’ e gli accadimenti, circostanze, fatti di cui all’odierno atto ispettivo”.
In sintesi, i leghisti vogliono sapere come la giunta “intenda giustificare la letale combinazione creatasi fra il protarsi del fenomeno (e dei costi) dell’esternalizzazione del servizio di emergenza sanitaria tramite i ‘medici a gettone’ e l’incongruenza fra il numero esiguo di posti messi a bando per l’idoneità per i medici del 118 e la reale necessità dei territori, senza aver tenuto in debita considerazione la possibilità di ripristino di attività H24 delle automediche soppresse per carenza di personale”.
(Luca Molinari)