Fare luce sulle ragioni dell’affidamento diretto di consulenze legali esterne per un valore di quasi 300mila euro in sei anni da parte di SETA, nonostante la presenza di una Direzione Affari Legali e di un Ufficio Legale all’interno dell’azienda.
Lo chiede il consigliere Stefano Bargi (Lega) in un’interrogazione firmata anche dai colleghi di gruppo Maura Catellani e Matteo Rancan. Bargi vuole anche sapere dalla Regione “se ritenga opportuno che SETA tra il 2020 e il 2023 abbia optato per l’affidamento diretto di due consulenze esterne per oltre 100mila euro alla medesima società privata da cui proveniva il proprio Amministratore delegato”.
Seta, società di trasporto pubblico locale di Piacenza, Reggio Emilia e Modena, è partecipata dalla Regione che, con Tper, ha il 6,5% delle azioni; gli altri soci sono gli Enti pubblici delle tre città e il privato HERM-Holding Emilia-Romagna Mobilità Srl. “HERM, il maggiore socio di SETA, è a sua volta controllata al 95% da Tper”, si legge nell’interrogazione. Nonostante ci sia una Direzione legale “emerge che per le sole consulenze legali (una delle quali tecnico-legale), tramite affidamento diretto, dal 2017 al 2023 l’azienda di trasporti avrebbe speso 297.389,26 euro”. Inoltre, “tra il 2020 e il 2023 balzano all’occhio due consulenze esterne tramite affidamento diretto (una tecnica di 64.900 euro e una tecnico legale di 44mila euro) assegnate a KPMG Advisory spa”. Bargi conclude sottolineando che “il precedente Amministratore Delegato di SETA, insediatosi il 12/2/2019 e dimessosi il 5/9/2023, proveniva proprio da KPMG Advisory spa”.
(Gianfranco Salvatori)