Sanità e welfare

SANITÀ. BIGNAMI (FI): “ASSISTENZA OSPEDALIERA DA GARANTIRE, RIDURRE I COSTI AGENDO SUL COMPARTO BUROCRATICO AMMINISTRATIVO”

Interrogazione alla Giunta per scongiurare riduzioni delle prestazioni all’ospedale di San Giovanni in Persiceto (Bo)

Con il Decreto del 2 Aprile 2015, il ministero della Salute ha promulgato il regolamento che disciplina “la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”; dall’entrata in vigore del decreto, il 19 giugno, le Regioni hanno tre mesi per adottare un proprio provvedimento di programmazione. Galeazzo Bignami (Fi) ha depositato una interrogazione alla Giunta con una serie di quesiti.

Il consigliere chiede innanzitutto di fare chiarezza in merito al piano di definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera che la Regione dovrà adottare nei prossimi tre mesi. In generale, chiede alla Giunta “se intende applicare il suddetto decreto ministeriale sanitario, osservando innanzitutto l’importanza della erogazione del servizio sanitario, nel rispetto della garanzia della tutela della salute, secondo il principio della efficacia, qualità e sicurezza delle cure, della centralità del paziente nel rispetto della dignità della persona”. In particolare, Bignami chiede chiarimenti sull’effettiva applicazione del piano ai reparti della lungodegenza e della riabilitazione dell’ospedale di San Giovanni in Persiceto (Bo). È opinione del consigliere “che Bologna e i comuni della provincia abbiano particolarmente risentito dell’applicazione dei programmi di riordino e razionalizzazione dei servizi ospedaliero-sanitari”; Bignami cita le realtà di San Giovanni in Persiceto, Bentivoglio, Budrio, l’Ospedale Maggiore e il Bellaria. Quanto all’ospedale di San Giovanni in Persiceto, lo definisce “un punto di riferimento sanitario centrale per il territorio dell’Unione dei Comuni Terre d’Acqua”, che con l’applicazione del suddetto Decreto rischia un forte depotenziamento nella lungodegenza, nel servizio di riabilitazione per coloro che hanno problemi motori, e nella possibilità di effettuare esami per i residenti (cardiologici e di radioterapia, esami del sangue e delle urine, certificati di abilitazione allo sport e al lavoro);

Il consigliere invita la Giunta ad affrontare l’applicazione di questo piano “senza apportare ulteriori problematiche ai cittadini che usufruiscono dei servizi sanitari, valutando piuttosto riduzioni nei comparti burocratico amministrativi”, anziché “della assistenza legata ai posti letto”. Infine, l’interrogante segnala il rischio di un ulteriore ridimensionamento delle prestazioni, poiché “incombe anche il piano sanitario estivo” con le prevedibili, forti riduzioni anche rispetto all’anno precedente.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(rg)

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