Stop ai tagli indiscriminati dei boschi ripariali senza assicurare alcun controllo reale su tali lavori: la Regione applichi quanto previsto 7/2014 che predispone appositi programmi in materia di gestione dei boschi e della vegetazione arborea e arbustiva nelle aree di pertinenza idraulica. La richiesta arriva da un’interrogazione di Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che sollecita a non limitare la normativa ad alcuni siti pilota del territorio regionale ma ad estenderla all’intero territorio.
“Per anni -ha sottolineato la consigliera- la Regione ha rimandato la stesura dei programmi, pur riconoscendo che avrebbero contribuito a minimizzare il rischio idrogeologico. La vegetazione ripariale svolge, da un punto di vista idraulico, un ruolo di fondamentale importanza durante gli eventi di piena: aumenta la scabrezza, cioè la resistenza che l’acqua incontra scorrendo e quindi protegge le sponde dall’erosione, rallenta la velocità del flusso ed intrappola sedimenti e materiali trasportati dalla corrente. I gravi episodi alluvionali dello scorso maggio 2023 hanno dimostrato, vedi il caso dell’Idice e del Sillaro, come argini perfettamente privi di qualsiasi presenza arborea fossero resi ancora più fragili”.
“Si continua a tagliare indiscriminatamente la vegetazione ripariale e i boschi fluviali -ha concluso la consigliera- quando la gestione forestale dovrebbe essere orientata, a livello di bacino, al mantenimento di una adeguata copertura”.
(Lucia Paci)