Continua il dibattito in Assemblea legislativa dopo la prima comunicazione della presidente facente funzione Irene Priolo sull’emergenza alluvione. “La situazione è molto diversa rispetto all’anno scorso, le persone hanno un approccio diverso perché ci sono molti problemi. Il governo ha fatto passerelle e non ha risolto i problemi. Dal governo sono arrivate illazioni, offese e nessuna soluzione”, spiega Giulia Pigoni (Italia Viva) per la quale “bisogna arrivare al merito dei problemi, trovare soluzioni”.
“Il ministro Musumeci almeno ha ricordato i numeri sugli investimenti del passato a tutela dei territori, 600 milioni da Roma in 14 anni, circa 10 milioni euro all’anno per la Romagna, dopo quanto accaduto nel 2023 le cose stanno cambiando, numerosi sono, come ci ha ricordato Priolo, gli interventi attivati, 1,4 miliardi di euro in confronto a 10 milioni di euro”, sottolinea Manuela Rontini (Pd). La consigliera critica poi l’atteggiamento della minoranza: “Dall’opposizione si passa dal negazionismo climatico al negazionismo meteorologico, qui si travisa la realtà, i cittadini non ne possono più delle polemiche sterili, dello scarica barile sulle responsabilità, ci chiedono di guardare in avanti, pretendono azioni concrete”.
“Non c’è mai stata assunzione di responsabilità da parte della Regione Emilia-Romagna rispetto alla mancata manutenzione dei fiumi, la colpa è sempre del governo nazionale”, sottolinea Massimiliano Pompignoli (Gruppo Misto). “Si interviene sempre dopo, serve invece capire cosa ha fatto la Regione Emilia-Romagna prima, le risorse per la prevenzione non sono state aumentate, la maggioranza non sa più cosa dire, bisogna dare un segnale di sicurezza ai cittadini, serve un cronoprogramma degli interventi”.
Per Andrea Liverani (Lega) “in questi anni è mancata la manutenzione dei fiumi, a Faenza ci siamo presi l’impegno in consiglio comunale a intervenire, maggioranza e opposizione, rispetto alla pulizia del fiume Lamone, purtroppo si agisce sempre quando è già tardi”. “Serve fare di più, la gente mi chiama – aggiunge – per sapere cosa si sta facendo in Regione Emilia-Romagna, mi ci metto anche io in mezzo, dobbiamo dare risposte concrete”.
Fabio Rainieri (Lega) ribadisce che “ancora una volta Ridracoli ha salvato una parte del territorio colpito dalle alluvioni ma le nostre proposte di interventi sulla diga di Vetto o su altri invasi non sono mai state accolte da questa giunta e dalla maggioranza. Invito Piccinini e Zamboni a illustrare i loro progetti legge agli alluvionati per capire le modifiche necessarie”.
Per Marco Mastacchi (Rete Civica) “di cose da fare in questi mesi ce ne sarebbero state tante, a partire dalla rimozione del legname dagli alvei dei fiumi e dalla pulizia delle arcate dei ponti. Non avrebbero risolto i cambiamenti climatici ma avrebbero attenuato i danni subiti. Dobbiamo partire dalle cose più facili e più risolvibili dando il segnale che il grido di aiuto dei cittadini è ascoltato”.
La Presidente Irene Priolo replica alle forze politiche ricordando che “abbiamo bisogno di un’accelerazione importante avendo davanti autunno e inverno. Non possiamo pensare che basti solo il grande impegno del commissario straordinario Figliuolo. Il governo deve garantire una deroga straordinaria per approntare gli interventi urgenti. Sui territori abbiamo avviato, già dallo scorso anno, lavori per oltre un miliardo di euro, condivisi nelle commissioni assembleari. Per i sindaci sono stati provvidenziali: hanno salvato molte realtà, perché abbiamo agito in modo rinnovato. Il governo deve predisporre le norme per modificare e finanziare i piani speciali”. Facendo una riflessione su questi anni, la Presidente sottolinea che “molti aspetti sulla difesa del suolo non sono mai stati affrontati in maniera strutturale. Se i soldi ci sono, occorre approntare un piano serio. Serve coesione per concretizzare il lavoro che col commissario Figliuolo stiamo portando avanti in queste settimane”.
Alle ore 18 circa la presidente Emma Petitti ha chiuso l’Assemblea.
(Cristian Casali, Lucia Paci, Luca Molinari)