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Mattarella e Steinmeier insieme a Marzabotto 80 anni dopo l’eccidio

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella è intervenuto a Marzabotto per le celebrazioni per l’80esimo anniversario degli eccidi di Monte Sole. Insieme a Mattarella il Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier: “Provo dolore e vergogna. A nome del mio Paese vi chiedo perdono”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier si sono recati a Marzabotto in occasione delle celebrazioni per l’80esimo anniversario degli eccidi di Monte Sole. Presente anche anche ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Gli eccidi furono perpetrati dalle truppe naziste, guidate dal maggiore Walter Reder, tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 nei territori dei comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno, nell’Appennino bolognese. Causarano la morte di 770 civili fra cui donne, bambini e anziani.

“Siamo qui per chinare insieme il capo davanti a tante vite crudelmente spezzate, per riempire con i
sentimenti più intensi di solidarietà quelle voragini che la disumana ferocia nazifascista ha aperto in queste terre, in queste comunità. Siamo qui per ricordare, perché la memoria richiama responsabilità. Nella Seconda guerra mondiale si toccò il fondo dell’abisso. La barbarie, la cancellazione di ogni dignità umana”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, intervendo in chiusura della cerimonia commemorativa in Piazza Martiri delle Fosse Ardeatine, aperta dai saluti di Valter Cardi, Presidente del comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto, e del Sindaco di Marzabotto, Valentina Cuppi.

“Italia, Germania ed Europa – ha aggiunto il presidente Sergio Mattarella – sono state capaci di risorgere da quell’inferno, costruendo libertà, pace, democrazia, diritti, comunità, una nuova sicurezza. I nostri genitori, i nostri nonni non si abbandonarono alla rassegnazione. Furono capaci di trasformare il dolore più indicibile e inspiegabile in una forza generatrice. In una nuova epoca. In un sistema che, benché imperfetto, intendeva guardare al rispetto della dignità di ogni persona. Non è stato facile ricostruire un continente dalle macerie materiali e morali cui nazismo e fascismo l’avevano condannato. Ha richiesto coraggio e sacrificio”.

“Marzabotto e Monte Sole – ha concluso il Presidente della Repubblica – sono pietre angolari della Repubblica. Da ottanta anni, da quei tradici giorni avvertiamo che qui ci sono simboli e fondamento della nostra Europa. Le parole pronunciate dal presidente tedesco Rau nel 2002 possiamo ripeterle: Marzabotto non è più un luogo che divide tedeschi e italiani, ma li unisce”.

Al Presidente Mattarella ha fatto eco il Presidente Frank-Walter Steinmeier: “Marzabotto, Fosse ardeatine, Stazzema, in tutte queste localitá i nazisti commisero efferati crimini accecati dall’odio. Luoghi che in Germania sono in gran parte sconosciuti. Anche per questo sono qui oggi sono qui come presidente federale e provo solo dolore e vergogna. Mi inchino dinnanzi ai morti e a nome del mio paese oggi vi chiedo perdono”.

In precedenza i due Capi di Stato avevano deposto, al Parco di Monte Sole, una corona presso il cippo commemorativo intitolato a Don Giovanni Fornasini, alla presenza del Presidente del comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto, Valter Cardi.

Successivamente, avevano deposto una corona presso l’altare nell’area dei ruderi della Chiesa di San Martino. Poi avevano incontrato i familiari e i superstiti presenti.

Da ultimo, Mattarella e Steinmeier si erano recati al Sacrario dei Caduti civili di Marzabotto dove, accolti dal saluto del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, avevano deposto una corona presso l’altare della Cripta.

Per il nostro capo dello Stato è la seconda visita a Marzabotto: nel 1992, da poco rieletto parlamentare alla Camera, fu relatore ufficiale durante la commemorazione del 48esimo anniversario degli eccidi.

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