COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Imprese Bologna. Zamboni (AVS): “No ai progetti di delocalizzazione della Marelli”

La capogruppo sottolinea l’eccellenza rappresentata dallo stabilimento che, con la nuova proprietà, “ha già conosciuto un forte ridimensionamento che ha portato il numero dei dipendenti dagli oltre mille del 2018 ai 526 attuali”

“La Regione chiarisca quali iniziative intende intraprendere per scongiurare la perdita di posti di lavoro e di qualificate competenze industriali presso la Marelli di Bologna”.

Il quesito è posto da Silvia Zamboni (Alleanza Verdi Sinistra), la quale ricorda la recente giornata di protesta attuata dai lavoratori dello stabilimento, unitamente alle organizzazioni sindacali, “per esprimere forte preoccupazione per il futuro dell’azienda”.

“Lo sciopero di un’ora dello scorso 26 settembre -specifica ancora la consigliera- è avvenuto a seguito dell’avvio della cassa integrazione a 8 ore fino alla fine dell’anno e oltre a ciò, le preoccupazioni dei lavori vertono sul progetto di delocalizzare gran parte dell’attività in India e Brasile”.

Ricordando come a partire dal 2018 (anno in cui l’azienda è stata acquisita dal fondo d’investimenti statunitense KKR) l’azienda ha conosciuto un forte ridimensionamento che ha portato il numero dei dipendenti dagli oltre mille iniziali ai 526 attuali, la capogruppo sottolinea come lo stabilimento, che non si occupa più di produzione, “rappresenti un’eccellenza europea nel settore della ricerca e sviluppo che lo ha portato a lavorare con aziende come Chrysler, Porsche, Maserati, Ferrari, Stellantis”.

Dalla situazione delineata, Silvia Zamboni trae l’atto ispettivo sollecitando azioni “per scongiurare la perdita di posti di lavoro e di qualificate competenze industriali”.

(Luca Boccaletti)

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