Assemblea

ASSEMBLEA ER. APPROVATE LEGGE COMUNITARIA 2015 E COLLEGATO: NOVITA’ DALL’AMBIENTE ALLA SCUOLA, ABROGATE 39 LEGGI E 45 DISPOSIZIONI NORMATIVE

Inasprite le sanzioni contro la pesca di frodo. A favore Pdl e Sel, astenuti Ln, M5s, Fi, Fdi. Sabattini (Pd): “Misure importanti in materia ambientale ed edilizia”. Bargi (Ln): “Bene semplificazione ma permangono criticità”

L’Assemblea legislativa regionale ha approvato la “Legge comunitaria regionale per il 2015” e il “Collegato alla legge comunitaria regionale 2015 – Abrogazioni di leggi, regolamenti e singole disposizioni normative regionali”, i cui relatori di maggioranza e di minoranza erano, rispettivamente, Luca Sabattini (Pd) e Stefano Bargi (Ln). Oltre a introdurre novità in numerosi settori, i due provvedimenti portano all’abrogazione di 39 fra leggi e regolamenti regionali e 45 disposizioni normative. A favore hanno votato Pd e Sel, astenuti Ln, M5s, Fi e Fdi. Sono stati approvati anche tre emendamenti a firma Sabattini (Pd), Alan Fabbri (Ln), Tommaso Foti (Fdi), Igor Taruffi (Sel) e Silvia Piccinini (M5s) finalizzati a inasprire le sanzioni contro la pesca di frodo nelle acque interne, e un ordine del giorno di Piccinini (M5s) che punta a favorire l’informazione del pubblico in materia di autorizzazione integrata ambientale (AIA). Sono invece stati bocciati due emendamenti di Foti (Fdi) che intendevano abrogare due articoli della legge, quello sul bilancio dell’Ibacn, l’Istituto regionale dei beni artistici e culturali, e quello sull’assegnazione della competenza sulla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo fra quelle della commissione assembleare Parità e diritti delle persone; non approvatgo anche un emendamento di Piccinini (M5s) sempre sull’AIA.

La legge comunitaria, ha spiegato il relatore Sabattini, “recepisce, nella fase discendente del diritto comunitario, le norme che incidono sulla legislazione regionale, dando corso agli obiettivi indicati dalla risoluzione approvata nel 2014 sulla base di principi ispiratori come semplificazione ed efficienza, con l’obiettivo di raggiungere identici risultati con minori costi”. L’ordinamento della Regione “viene adeguato in varie materia; le modifiche più significative vengono introdotte in tema di prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento, ambito nel quale viene disciplinato il rilascio e il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale delle nuove installazioni e delle installazioni esistenti, nonché le modalità di esercizio delle stesse”.

La legge comunitaria incide su numerosi comparti. In sintesti, ecco le principali novità spiegate dal relatore di maggioranza.
Ambiente: in ottemperanza alla normativa europea, “viene esteso il campo di applicazione dell’AIA e, contemporaneamente, vengono ristretti i margini di discrezionalità nella concessione dell’autorizzazione, introducendo una procedura unica – che ricomprende tutti gli ambiti di potenziale inquinamento (aria, acqua, suolo, sottosuolo) – per il rilascio e il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale delle nuove installazioni e delle installazioni esistenti, con l’introduzione di elementi premiali per le imprese certificate EMAS e ISO”. Inoltre, “i limiti nei livelli di emissioni inquinanti vengono fissati sulla base delle cosiddette BAT (best available techniques), cioè le migliori tecniche disponibili, e si dispone, a carico del soggetto che richiede un’autorizzazione, la presentazione di una valutazione ambientale sullo stato del suolo e del sottosuolo quale parametro, in caso di cessazione dell’attività, per il ripristino dell’area”.
Sanità: viene recepita la direttiva europea sull’applicazione dei diritti dei pazienti all’assistenza sanitaria transfrontaliera, “definendo casi e criteri di autorizzazione preventiva delle prestazioni sanitarie nonché modalità di rimborso e relative procedure amministrative, identificando i Centri regionali di riferimento per la gestione delle procedure di ricorso all’assistenza sanitaria transfrontaliera e di valutazione clinica delle richieste presentate e istituendo il Punto di contatto regionale, in stretto raccordo con quello nazionale, per fornire ai pazienti informazioni in merito ai diritti e alle procedure”.
Agroalimentare: in tema di organizzazioni di produttori e interprofessionali, al fine di salvaguardare le peculiarità del contesto economico regionale e accompagnare il processo di sviluppo di filiere ancora in corso, “si prevede il riconoscimento anche di associazioni di organizzazioni di produttori e di abbassare dal 75% al 50% il limite per il conferimento obbligatorio di prodotto all’organizzazione di appartenenza”.
Edilizia: in tema di autorizzazione all’installazione di impianto fotovoltaico, “si prevede la comunicazione al gestore del servizio elettrico della quota di energia prodotta”, mentre in tema di autorizzazione al cambio di destinazione d’uso “si modificano, con finalità di semplificazione, le classificazioni e i canoni urbanistici, introducendo meccanismi auto applicativi da parte dei Comuni”.
Scuola: al momento della riammissione dello studente dopo un’assenza per malattia superiore a 5 giorni, “si prevede l’eliminazione dell’obbligo di presentazione del certificato medico, salvo i casi di profilassi complessa stabiliti dalle norme europee e nazionali”.
Pesca sportiva: relativamente all’esercizio della pesca sportiva nelle acque interne, “si introduce una forte repressione delle pratiche illecite e delle pesca di frodo, con aumento delle sanzioni, il sequestro e la confisca del pescato, dei natanti e dei mezzi di trasporto, e la tutela specifica di specie ittiche, come la carpa, di interesse storico culturale”.
IBACN (Istituto per i beni artistici, culturali e naturalistici): se ne potenzia “la funzione didattica di educazione al patrimonio culturale, nell’ambito della promozione della cittadinanza attiva e dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, prevedendo anche forme di aiuto e sostegno agli enti locali nelle attività di valorizzazione del patrimonio culturale”. Per quanto riguarda il bilancio dell’Istituto, “il termine per la presentazione di quello di previsione viene allineato a quello degli altri istituti e delle varie agenzie della Regione, mentre in allegato al rendiconto viene prevista la redazione di una relazione sulle attività svolte nell’anno di riferimento”.
Tributi: i canoni di concessione derivanti dall’utilizzo del demanio idrico, “a titolo d’esempio le servitù di fatto rappresentate dalle rampe d’accesso e di discesa lungo gli argini del Po, sono dovuti per anno solare e vanno versati entro il 31 marzo dell’anno di riferimento”.
Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo: viene assegnata “fra le competenze della commissione Parità e diritti delle persone”.

Infine, il Collegato alla legge comunitaria, ha ricordato ancora Sabattini, “costituisce un’importante innovazione tecnica, perché lega all’approvazione annuale della legge comunitaria la revisione dell’ordinamento regionale attraverso interventi di semplificazione normativa quali abrogazione, riordino, accorpamento, riforma complessiva della materia o del settore”. Nel Collegato “si dispone l’abrogazione di 39 fra leggi e regolamenti regionali e 45 disposizioni normative”.

Stefano Bargi (Ln), pur riconoscendo il lavoro collegiale sull’impianto della legge, “che ha portato a condividere importanti emendamenti”, ne ha evidenziato gli aspetti critici, rappresentati, “in materia di ambiente, dalla mancanza di chiarezza sull’ente certificatore dell’AIA, che sarà la Provincia ma solo fino all’approvazione della legge regionale sul riordino istituzionale, e in materia agroalimentare, dalla previsione di una deroga troppo ampia per il conferimento obbligatorio di prodotto all’organizzazione di appartenenza, che rischia di inficiare la tenuta delle filiere, decisione che la Lega nord ha tentato di correggere, in Commissione, con apposito emendamento”, ha sottolineato il relatore di minoranza.

L’assessore al Coordinamento delle politiche europee, allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro, Patrizio Bianchi, ha richiamato l’attenzione “sull’importanza della legge comunitaria per semplificare e razionalizzare l’ordinamento regionale, addirittura introducendo elementi di sperimentazione, come, ad esempio, in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera”. Infine, ha ricordato che, in merito alla fase ascendente del diritto europeo, “l’Emilia-Romagna è la prima regione italiana, e fra le prime in Ue, per capacità di incidere in termini propositivi e i risultati stanno a dimostrarlo”.

(Seguirà il comunicato sul dibattito in Aula)

(lg)

Assemblea