Eliminare le deroghe edilizie e urbanistiche previste dalla legge regionale per l’inclusione di rom e sinti, la legge regionale numero 11 del 2015. A chiederlo, in un progetto di legge, è Tommaso Fiazza (Lega) che ricorda come “vogliamo un quadro regionale omogeneo rispetto al resto della popolazione emiliano-romagnola e non discriminatorio verso quest’ultima”.
Fiazza chiede di intervenire su quegli articoli della legge regionale che, ad esempio, permettono a rom e sinti di poter pagare un canone per continuare a usufruire di un edificio in cui sia stato commesso un abuso edilizio di tale portata da prevedere l’attribuzione del bene al Comune.
“Stiamo parlando di un terzo del totale delle aree pubbliche destinate a microaree”, spiega il leghista citando i dati della più recente clausola valutativa sulla legge per l’inclusione di rom e sinti.
(Luca Molinari)