Nelle ultime tre annate, la produzione regionale di castagne “è stata praticamente azzerata per i danni arrecati dal ‘driocosmus’, la vespa cinese”. È quanto denuncia il consigliere Tommaso Foti (Fdi) in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui ricorda che la superficie coltivata a castagneto da frutto, in Emilia-Romagna, è di circa 3000 ettari e che questa coltura “rappresenta per i territori collinari e montani, se non l’unica, la maggiore fonte di reddito”.
Il decreto legge 51/2015- segnala Foti- prevede che le “Regioni possano dichiarare, entro 60 giorni dalla sua entrata in vigore, lo stato di calamità provocato dal cinipide, il che permette di accedere al fondo di solidarietà nazionale previsto dalla norma”.
Foti vuole quindi sapere quali provvedimenti abbia assunto la Regione per dare seguito a quanto disposto da questa legge in modo da consentire ai produttori regionali di poter accedere ai benefici. In caso contrario, il consigliere chiede i motivi per cui non siano state attivate le procedure previste dalla legge e a chi se ne debbano ascrivere le responsabilità.
Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(ac)