Sette commissioni permanenti che, specularmente alle deleghe degli assessorati, si occuperanno di temi che vanno dal Bilancio alla revisione di Statuto e Regolamento della Regione, passando per argomenti tra i quali il welfare, la sanità, l’ambiente, le infrastrutture, i diritti, i giovani e il lavoro.
L’Assemblea legislativa ha approvato la proposta di istituzione della Commissioni permanenti assembleari già approvata dall’Ufficio di Presidenza.
Il voto è stato anticipato da un dibattito tra i gruppi consigliari: il centrodestra ha criticato da un lato la decisione di assegnare le competenze relative alla Cultura alla VI Commissione che si occupa anche di Parità e non alla V Commissione come in passato, e dall’altro la proposta di un presidente della Commissione Statuto e Regolamento indicato dalla maggioranza in quanto nella scorsa legislatura tale carica era ricoperta da un esponente del Movimento 5 Stelle, all’epoca all’opposizione.
A queste osservazioni la maggioranza ha replicato che la delibera sulle competenze della Commissioni è stato approvato all’unanimità dei presenti dell’Ufficio di Presidenza e quindi anche dai rappresentanti del centrodestra. Sulla presidenza della Commissione Statuto il Pd ha replicato che nella scorsa legislatura fu eletto un esponente del Movimento 5 Stelle per garantire a tutti i gruppi all’allora all’opposizione una rappresentanza istituzionale nelle cariche monocratiche.
La capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti ha quindi “preso atto delle modifiche proposte unilateralmente da questa maggioranza sia allo Statuto che al regolamento. Le minoranze hanno posto uno specifico rilievo sul passaggio della tema della cultura da una commissione permanente prevista dallo Statuto (la V) ad una che non lo è, dal momento che è stata istituita e indicata specificamente come speciale”.
Per Luca Pestelli (FdI) “il voto unanime dell’Ufficio di Presidenza si era accompagnato a specifica riserva presentata proprio sulla quinta e sesta Commissione. Noi con questo passaggio oggi andiamo ad attribuire competenze ad una Commissione non prevista dallo Statuto con un atto amministrativo e ciò non è possibile anche nei confronti di un futuro distopico in cui invece di attribuire competenze, potrebbero essere tolte in maniera arbitraria”.
Francesco Sassone (FdI) ha chiarito come “l’Ufficio di Presidenza non entra nel merito dei provvedimenti perché se così fosse, decadrebbe di fatto il passaggio assembleare. Oggi il centrosinistra si prende delle responsabilità che non può scaricare in alcun modo alle minoranze”.
Per il capogruppo di Forza Italia Pietro Vignali “il passaggio assembleare è differente da quello avvenuto in Ufficio di Presidenza. Prendo infine atto di come sia stata negata un’ulteriore convocazione dell’UP nella giornata di ieri proprio per avere un parere legale sul tema”.
Per la capogruppo di di Rete Civica Elena Ugolini il precedente assetto delle Commissioni era funzionale “a dare dignità ai temi delle pari opportunità, mentre la cultura era naturalmente accostata a temi affini quali la scuola e la legalità”.
Il capogruppo della Lega Tommaso Fiazza, infine, si è detto concorde con le posizioni espresse dal centrodestra e a differenza dagli altri rappresentanti delle minoranze ha specificato la partecipazione al voto con un parere negativo “decisione che sarebbe stata tenuta anche in Ufficio di Presidenza se la Lega fosse stata presente”.
Di tutt’altro tenore la posizione del centrosinistra. Il capogruppo Pd Paolo Calvano, nel dichiarare il favore alla delibera proposta dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea sottolinea come l’unanimità raggiunta in tale sede non è stata mantenuta in Assemblea. La delibera su cui discutiamo è corretta de iure e de facto. La proposta in discussione non modifica un ordine precedente ma avanza una nuova proposta nella piena legittimità e in linea con diritto e consuetudine. Nella scorsa legislatura fu eletto un esponente del Movimento 5 Stelle per garantire a tutti i gruppi all’allora all’opposizione una rappresentanza istituzionale nelle cariche monocratiche”.
Sulla stessa linea del capogruppo Pd sia la capogruppo di AVS Simona Larghetti che il capogruppo di Civici con De Pascale Vincenzo Paldino, i quali non hanno ravvisato alcun problema sul contenuto della delibera dell’Ufficio di Presidenza e sulle modalità adottate per la discussione del tema.
Il centrosinistra (Pd, AVS, Civici per De Pascale, Movimento 5 Stelle) hanno votato a favore delle deleghe di tutte le commissioni. Fdi, Forza Italia e Rete Civica hanno votato a favore delle deleghe delle Commissioni I, II, III e non hanno partecipato al voto per le deleghe della VI e della VII Commissione, mentre la Lega, pur partecipando al voto, ha votato contro le proposte relative a queste due commissioni.
Di seguito l’elenco delle Commissioni e delle principali competenze:
I Commissione Bilancio, Affari generali e Istituzionali rapporti internazionali. I principali temi della Commissione sono: materie fiscali e di bilancio, cooperazione internazionale e rapporti con l’Unione europea, rapporto Stato-Regioni-Enti Locali, sistema delle autonomie locali, sicurezza e polizia locale.
II Commissione Politiche economiche. La Commissione si occupa di: attività produttive, agricoltura, pesca, caccia, politiche energetiche, ricerca scientifica e tecnologica, commercio, tutela dei consumatori, Fondi europei e Pnrr.
III Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità. Principali temi della commissione: urbanistica, trasporti, Protezione civile, ambiente, ricostruzione post sisma 2012 e post alluvione, infrastrutture, parchi, politiche abitative e edilizia
IV Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali. Campi di intervento della Commissione: sanità, politiche sociali, immigrazione ed emigrazione, volontariato e terzo settore.
V Commissione Giovani, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità. La Commissione si occupa di: scuola, diritto allo studio scolastico e universitario, rapporti con l’Università, promozione, attrazione e valorizzazione dei talenti, informazione e comunicazione.
VI Commissione Per la parità e per i diritti delle persone e Cultura. Tra i temi di cui si occupa la Commissione: politiche di genere e parità, diritti, monitoraggio sulle violenze di genere, Istituti di Garanzia e Corecom, cultura, Conferenza delle elette e Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel mondo.
VII Commissione Statuto, Regolamento, Partecipazione, Semplificazione amministrativa e Innovazione digitale. Tra gli altri temi si occupa di: revisione di Statuto e Regolamento, partecipazione con l’obiettivo di ridurre l’astensionismo e agevolare il voto, semplificazione amministrativa.
(Luca Boccaletti e Luca Molinari)