E’ ancora in corso in Assemblea legislativa il dibattito fra le forze politiche sul programma di mandato presentato dal Presidente della Regione Michele de Pascale.
“Oggi siamo in un momento storico complesso, pensiamo alla crisi climatica e alla crisi demografica, così come all’aumento del costo della vita. Dobbiamo guardare al futuro senza paura, prevedere azioni concrete, cercare soluzioni efficaci e ambiziose ai problemi, con particolare attenzione alle famiglie e soprattutto ai giovani. Dobbiamo quindi lavorare anche sul tema del lavoro, contrastare lo sfruttamento, garantire la tenuta di tutto il tessuto sociale. Per questo bisogna investire sui servizi, sulle infrastrutture, anche in montagna. Sono convinta che l’Emilia-Romagna a guida de Pascale saprà affrontare tutte queste sfide”, afferma Anna Fornili (Partito democratico).
Critico con la giunta Ferdinando Pulitanò (Fratelli d’Italia): “Avete dipinto un’Emilia-Romagna che non esiste, la strategia è quella dello scaricabarile, incalzando il governo nazionale. La nostra sanità non è la migliore, penso ad esempio alle liste d’attesa e alla carenza di figure professionali, penso poi al depotenziamento della rete ospedaliera”. Prosegue sul trasporto pubblico: “Un servizio pubblico efficiente aiuta l’ambiente, il nostro sistema non è efficiente, penso ai disservizi, come ad esempio i tagli alle corse”. Infine, sulla sicurezza: “Serve maggiore collaborazione con le forze dell’ordine”.
Alberto Ferrero (Fratelli d’Italia) interviene sull’alluvione: “La nostra Regione, lungi dall’essere la meno peggio sulla tutela del territorio, deve passare dalle parole ai fatti. Occorre cambiare paradigma, non neghiamo il cambiamento climatico ma le colpe non ricadono tutte su questo aspetto: penso alla gestione del territorio, a partire dal consumo di suolo. Ravenna è ai primi posti in Italia per la cementificazione, per non parlare della strage di alberi. La nostra sfida è la tutela del territorio, per questo presento una risoluzione sulla pulizia dei fiumi”.
Francesco Sassone (Fratelli d’Italia) sottolinea: “Parliamo di un libro dei sogni che spero non diventi un libro degli incubi. Tante sono le linee programmatiche ma gli strumenti per adottarle sono vaghi, penso ad esempio ai temi sanità, sicurezza, territorio e trasporti”. Poi, nello specifico, sul tema sicurezza del territorio: “Nessun passo avanti in questi anni, i cittadini chiedono di vivere in un territorio sicuro”. Conclude sul tema della crisi della natalità: “Come si può difendere il concetto di natalità quando viene approvata una delibera dirigenziale che permette l’utilizzo domiciliare della pillola abortiva RU486?”.
Nicola Marcello (Fratelli d’Italia) affronta il tema della sicurezza e della gestione dei pronto soccorso: “I problemi non sono stati affrontati in modo adeguato, i centri di assistenza e urgenza, nonostante gli ingenti investimenti, non hanno prodotto benefici. Serve cambiare decisamente rotta”.
Interviene poi Annalisa Arletti (Fratelli d’Italia) sul tema del sostegno alla natalità: “La crisi demografica non può essere risolta con soluzioni del passato, serve una svolta. La famiglia deve tornare al centro del dibattito, ma la sinistra sembra sostenere più l’aborto che la vita. Bisogna creare le condizioni per aumentare le nascite: potenziare i servizi, intervenire sulla conciliazione vita-lavoro, sostenendo le imprese, favorire le iniziative private sui nidi, lavorare sul tema dell’infertilità, mentre rileviamo che in Emilia-Romagna si chiudono i punti nascita”. Prosegue sul tema sicurezza: “L’argomento riguarda tutti, ma de Pascale non ne parla, serve sostenere gli enti locali”.
Per Priamo Bocchi (Fratelli d’Italia) “sulla cura del territorio e sulla gestione del sistema sanitario si è certificato il fallimento del governo regionale negli ultimi cinquant’anni. Non mi stupisce quindi che de Pascale si concentri, con il suo programma, su questi due ambiti”. Prosegue sul tema ambiente: “Denoto nel programma un estremismo ambientale”. Infine, chiede “una maggiore attenzione verso la provincia di Parma, spesso ai margini delle politiche della Regione”.
Prosegue Alessandro Aragona (Fratelli d’Italia): “Dalle linee programmatiche emerge un immobilismo da parte della giunta precedente. Rileviamo poi che non sono cambiate tutte quelle condizioni che hanno portato al rallentamento della macchina amministrativa precedente e rimane una forte matrice ideologica. Non si affrontano le reali esigenze delle famiglie e dei lavoratori e si prefegura una stagione di radicalizzazione ambientale. In FdI troverete un’opposizione intransigente”. Conclude sulla festa del Tricolore a Reggio Emilia: “Non c’è spazio per tutto ciò che non è ideologia”.
Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) presenta una risoluzione sull’allarme per la diffusione del lupo nel territorio regionale: “Sono tutti scontenti, gli allevatori in primis, perché c’è un impatto sugli allevamenti anche rispetto alla diffusione della pesta suina, problema rispetto al quale serve chiarezza. Infine, occorre una migliore comprensione del fenomeno, a partire dalle interazioni dei lui con le comunità umane”.
Sul tema dell’alluvione interviene Luca Pestelli (Fratelli d’Italia): “Serve un’effettiva cura del territorio, bisogna perseguire la strada della prevenzione, occorre più sicurezza, la matrice ideologica che afferma che la natura si governa da sé ha danneggiato la Romagna. Tutti abbiamo capito che la pianura non può salvarsi se collina e montagna non sono presidiate. Il rischio idrogeologico si intreccia anche con tematiche quali salute e welfare. Serve lavorare per contrastare lo spopolamento di certe aree, la popolazione sta invecchiando, deve essere sostenuta dal punto di vista sanitario e sociale e occorrono nuovi investimenti”.
Per Fausto Gianella (Fratelli d’Italia) “il programma di governo di de Pascale ci dice che quando le cose funzionano il merito è della giunta regionale mentre se non funzionano la colpa è del governo Meloni. Serve invece concretezza e occorre intervenire sulle aree periferiche. Parlate di un parco nazionale nel Delta del Po, ma la popolazione non è stata informata. Non credo sia una buona idea, perché si parla di un’area che sta vivendo una crisi lavorativa per la comparsa del granchio blu, occorre invece aiutare questi lavoratori”.
Per Paolo Trande (Allenza verdi sinistra) decisivo il tema della rappresentanza: “Il fatto che il 53% dei cittadini emiliano-romagnoli non sia andato a votare è un problema serio, bisogna trovare un modo per coinvolgere questi cittadini, una cosa complicata ma che deve diventare un chiodo fisso. Importante poi il mix nel programma tra tradizione per la buona amministrazione di questa giunta e il coraggio del cambiamento. In Emilia-Romagna ci sono anche problemi, a partire dal contrasto alle diseguaglianze e ai cambiamenti climatici”.
(Cristian Casali)