La tratta ferroviaria Reggio Emilia-Bologna avrebbe “vinto la gara istituita dalla ‘Federazione Lumache Italiane’: il tempo di percorrenza per raggiungere da Reggio il capoluogo è di 42 minuti, mentre venti anni fa se ne impegnavano 35”.
“Al pari dello ‘slow food’, lo ‘slow motion’ è la nuova frontiera di Trenitalia/Tper, infatti, da settembre, il regionale R6253 partirà da Reggio 3 minuti prima (alle ore 7,32) per giungere a destinazione a Bologna al solito orario (alle ore 8,14), fermando solo a Modena (tempo totale di percorrenza 42 minuti)”.
A sostenerlo è il consigliere Tommaso Foti (Fdi-An), che sui tempi di percorrenza della tratta ferroviaria Reggio-Bologna ha presentato un’interrogazione alla Giunta, sollecitandola a condividere le proteste dei pendolari reggiani e ad assumere iniziative per rendere consoni i tempi di percorrenza della tratta in questione.
I tempi di percorrenza Reggio-Bologna, a parere di Foti, “appaiono incomprensibili, se non pensando che in questo modo Trenitalia/Tper si assicura un valido cuscinetto per ammortizzare il ritardo, peraltro sistematico, del treno già alla partenza da Parma, ed evitare così le penali che la Regione dovrebbe applicare”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)