Ambiente e territorio

SERVIZIO IDRICO E GESTIONE RIFIUTI. IN COMMISSIONE BILANCIO LA RELAZIONE VALUTATIVA SULL’EFFICACIA DELLA LEGGE REGIONALE

Zappaterra (Pd): “Legge funziona; potenziare Atersir”. Critici Ln, M5s e Fdi-An: “Mancano dati oggettivi e Atersir non provvede agli affidamenti dei servizi”

La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, si è riunita in seduta congiunta con la commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini, per esaminare la relazione triennale della Giunta sull’attuazione e sugli effetti della legge regionale n. 23/2011 “Norme di organizzazione territoriale delle funzioni relative ai servizi pubblici locali dell’ambiente”, che ha disciplinato la regolazione e l’organizzazione territoriale del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani in Emilia-Romagna.

“I due aspetti salienti della relazione”, ha spiegato una dirigente regionale, “sono la realizzazione delle finalità previste dalla legge e il funzionamento dell’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti (Atersir)”.

In materia di risorse idriche, “le finalità di mantenimento e salvaguardia dell’acqua e del suo utilizzo sono state perseguite attraverso il riconoscimento, nella tariffa del servizio idrico integrato, dei costi di gestione e dei vari oneri”. Inoltre, “per quanto riguarda la riduzione dello spreco idrico, degli usi impropri e della dispersione nelle reti distributive, le azioni per il suo perseguimento sono state previste nel Piano di tutela delle acque (PTA) regionale”. Infine, “in merito all’informazione e partecipazione dei cittadini agli atti di pianificazione, programmazione, gestione e controllo del servizio, nella relazione si è sottolineato come il ‘Comitato consultivo degli utenti e dei portatori di interesse’ non abbia sfruttato adeguatamente le proprie possibilità di azione, quali, ad esempio, l’elaborazione di proposte, la promozione di iniziative per la trasparenza e la semplificazione nell’accesso ai servizi, la trasmissione ad Atersir e alla Regione di informazioni sui reclami, le istanze e le segnalazioni degli utenti”. In materia di gestione dei rifiuti, ha puntualizzato la dirigente, “la relazione spiega come la realizzazione di politiche tese a minimizzare la quantità di rifiuti da smaltire, nonché la massima tutela dell’ambiente e della salute, sia stata perseguita tramite il Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR)”.

Infine, per quanto riguarda il funzionamento di Atersir, la dirigente ha evidenziato come “la relazione rilevi la necessità di rafforzarne la governance, al fine di accelerare l’approvazione dei piani economico-finanziari e delle relative tariffe all’utenza e dei piani d’ambito per l’affidamento dei servizi, la maggior parte dei quali risulta scaduta”.

Andrea Bertani (M5s) ha criticato “la mancanza, nella relazione, di dati oggettivi utili a valutare concretamente l’efficacia della legge regionale”, citando l’esempio “della riduzione degli sprechi nell’erogazione del servizio idrico, parametro per il quale nella relazione ci si limita a richiamare il Piano di tutela delle acque”, o quello “dell’effettivo controllo della Regione sulla definizione dei piani d’ambito”.

Stefano Bargi (Ln), giudicando in termini negativi “la mancanza di dati numerici utili a una valutazione oggettiva della norma”, ha rilevato come non sia stato approfondito “il problema del funzionamento parziale del ‘Comitato consultivo degli utenti e dei portatori di interesse’, elemento di criticità ben evidenziato nella relazione”.

Marcella Zappaterra (Pd), in merito al funzionamento di Atersir, ha sottolineato “che l’Agenzia ha fatto il possibile nelle condizioni in cui si è trovata ad operare”, sollecitandone, però, “un incisivo e rapido rafforzamento della governace, in particolare per quanto riguarda la definizione delle tariffe dei servizi, ancora nelle mani dei Comuni, e il rapporto con gli utenti, per rafforzare il quale Atersir potrebbe promuovere indagini di soddisfazione dell’utenza”.

Tommaso Foti (Fdi-An) ha sottolineato come “la necessità, esplicitata nella relazione, di potenziare Atersir sia indice di funzionamento inefficace e inefficiente dell’Agenzia”, invitando la Regione “ad approfondire il problema degli affidamenti dei servizi, da tempo scaduti e non ancora messi a bando nonostante gli impegni assunti da Atersir”. Le continue proroghe degli affidamenti, ha rimarcato il capogruppo Fdi-An, “costituiscono un favore indebito agli attuali gestori, nella quasi totalità dei casi multiutility, che prosperano in regime di monopolio grazie all’inerzia di Atersir e al controllo blando della Regione”.

(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(lg)

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