Assemblea

ASSEMBLEA ER. NUOVO ANNO SCOLASTICO, MARTEDÌ 8 SETTEMBRE INAUGURAZIONE MOSTRA SU ALBERTO MANZI. SALIERA: “IL MAESTRO MESTIERE NOBILE E DIFFICILE” – INVITO STAMPA

Alle 13, in viale Aldo Moro 50, apertura della rassegna dedicata al maestro della televisione italiana che con la trasmissione ‘Non è mai troppo tardi’ dagli schermi in bianco e nero della Rai insegnò a leggere e scrivere a un’intera generazione di italiani dagli anni 50 del Novecento. Il taglio del nastro da parte della presidente dell’Assemblea legislativa, Simonetta Saliera

Venti pannelli per ricordare Alberto Manzi e il suo impegno per una scuola di massa in Italia. In occasione della riapertura dell’anno scolastico e di quello accademico universitario, l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con il Centro Manzi, allestisce una mostra dedicata alla memoria di Alberto Manzi, il “maestro” televisivo di “Non è mai troppo tardi“, la trasmissione della Rai che dagli anni 50 del Novecento ha insegnato a leggere e scrivere e ha acculturato un’intera generazione di italiani. Il taglio del nastro della rassegna è previsto martedì 8 settembre alle ore 13 negli spazi all’ingresso dell’Assemblea legislativa, in viale Aldo Moro 50, a Bologna, con la presidente dell’Assemblea, Simonetta Saliera, che inaugurerà la mostra, visibile al pubblico fino all’8 ottobre.

“Fin dai tempi della nascita delle ‘libere professioni’, a cavallo tra il crepuscolo del Medio Evo e il via al Rinascimento, essere ‘maestri’ voleva dire prima di tutto ‘saper tramandare un sapere’. Il maestro è colui che sa e sa raccontare, insegnare agli altri: il vero maestro è colui che riesce ad allargare la base della piramide sociale, facendo in modo che sempre più persone, specie provenienti dalle classi sociali più disagiate e quindi con meno strumenti di accesso al sapere, riescano ad emanciparsi, a liberarsi dal giogo dell’ignoranza e accedere alla forza del sapere”, afferma Saliera, che ricorda come “in questo mestiere nobile quanto difficile, Alberto Manzi fu davvero un esempio. Alberto Manzi capì, prima di tutti, le potenzialità della televisione di massa, e la utilizzò non per una mera propaganda di se stesso, ma per dare davvero agli italiani quello che fino ad allora era mancato: una lingua comune da tutti conosciuta e quelle nozioni base della conoscenza elementare che un sistema scolastico come quello dell’Italia pre anni 60 aveva privato alla maggior parte della popolazione nazionale, ovvero a quella vasta massa di operai, braccianti, contadini, piccoli artigiani e piccoli commercianti per i quali la fatica del vivere quotidiano e le precarie condizioni economiche erano stati l’ostacolo principale a una cultura di base di massa e davvero nazionale. Lo fece con uno stile semplice, diretto, una pedagogia moderna ed efficace che ancora oggi non ha eguali”.

La presidente dell’Assemblea legislativa sottolinea come “si può davvero dire che, grazie a Alberto Manzi, intere generazioni di italiani impararono a leggere e a scrivere, e molti di loro poterono prendere la licenza elementare. È per questo tributo che dobbiamo a Manzi, che come Assemblea legislativa regionale abbiamo deciso di riproporre, in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico e di quello accademico, la mostra a lui dedicata. Se tanti dei ragazzi che in questi giorni andranno a scuola senza più la paura ‘di parlare solo in dialetto’, è anche perché molti dei loro nonni hanno incontrato sul video delle prime tv in bianco e nero, la pazienza e la passione di un maestro di prim’ordine. Il maestro Alberto Manzi”.

(In allegato, l’invito all’inaugurazione della mostra)

Assemblea