L’Assemblea legislativa regionale ha nominato Stefano Caliandro (Pd) e Silvia Piccinini (M5s) componenti del Consiglio di indirizzo della Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole. L’Aula si è espressa con votazione segreta: Caliandro ha ricevuto 30 voti, Piccinini 15; una indicazione anche per Giuseppe Boschini (Pd) e si è registrata una scheda bianca.
Ai due sono arrivati gli auguri di buon lavoro di Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa, Ente che esprime appunto due rappresentanti nel suddetto Consiglio di indirizzo, uno per la maggioranza e uno per la minoranza: “Vi spetta un compito difficile e importante. La Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole è uno dei perni del nostro impegno per tenere viva la memoria della nostra storia, delle tragedie che abbiamo vissuto, con l’obiettivo di non riviverle: l’Assemblea regionale- sottolinea la presidente- è impegnata in un percorso di educazione civica e impegno civile che passa anche dalla presenza in realtà come questa”.
Come spiega Caliandro (Pd) nel suo intervento in Aula al momento della presentazione della candidature, “le politiche di pace oggi più che mai passano dalla capacità di inclusione sociale e di accoglienza, l’Emilia-Romagna, l’Italia e l’Europa sono chiamate a intervenire non per colore politico ma per capacità di distinguere tra giusto e no, tra umanamente accettabile e no”.
Anche Igor Taruffi (Sel) sottolinea come “a 70 anni di distanza vedere bambini marchiati e treni disumani ricorda uno dei momenti più difficili della nostra storia recente come l’Olocausto, per questo motivo è ancora più importante oggi ragionare di pace”.
Di tutt’altro avviso Alan Fabbri (Ln), secondo cui “è retorica e falsa l’analogia tra l’emergenza dei richiedenti asilo e l’Olocausto, pretendendo le scuse di Taruffi nei confronti delle comunità ebraiche”.
Per Paolo Calvano (Pd), invece, “l’emergenza profughi nasce proprio dalla mancanza di pace nel mondo, quindi il paragone è più che naturale, dispiace che la Lega usi un momento così difficile per finalità politiche di parte, non possiamo essere indifferenti”. Secondo Giuseppe Boschini (Pd), “questo è un dibattito che si addice poco alla Scuola di Pace di Monte Sole, è evidente il deficit di riflessione pubblica sui cambiamenti epocali che stiamo vivendo e la Scuola deve proprio intervenire in questa direzione”.
Galeazzo Bignami (Fi) annuncia il voto del suo gruppo per Piccinini, spiegando come “siamo convinti che possa fare chiarezza su come vengano utilizzate le non esigue risorse che vengono assegnate alla Fondazione”.
La Scuola di Pace di Monte Sole ha come obiettivo “la promozione e la collaborazione ad iniziative di informazione, formazione ed educazione alla pace, alla gestione e alla risoluzione nonviolenta e costruttiva dei conflitti, al rispetto dei diritti fondamentali di donne e uomini, delle bambine e dei bambini ovunque nel mondo, per la convivenza pacifica tra popoli e culture diversi, per una società senza xenofobia, razzismo e ogni altra violenza verso la persona umana ed il suo ambiente- si legge nello Statuto redatto dai fondatori, tra cui figura anche la Regione Emilia-Romagna-. In questo modo la Fondazione vuole riconoscere e valorizzare la valenza simbolica dei luoghi racchiusi nel Parco di Monte Sole, territori come pochi altri capaci di comunicare l’orrore della guerra e la necessità della pace, facendo sì che la memoria della strage dell’autunno 1944 aiuti a capire le cause dei conflitti e a rafforzare le azioni e le forze di pace nel mondo contemporaneo”.
(jf)