Porre termine ai frequenti episodi di aggressione a danno degli operatori sanitari.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Priamo Bocchi (FdI) che, citando il “Rapporto Emilia-Romagna 2019-2023 sugli episodi di aggressione a danno di operatori dei servizi sanitari”, ricorda come “gli episodi di violenza sono stati complessivamente 2.401. Gli operatori sanitari aggrediti nel 2023 sono stati in totale 2.732, in maggior misura di sesso femminile (65%), mentre le tipologie degli aggressori sono utenti/pazienti (56%), familiari/care-giver (20,6%) e persone estranee (1,7%)”. Scorrendo i dati riportati dal consigliere si vede come le qualifiche professionali più frequentemente coinvolte sono gli infermieri (59,7%), i medici (11,2%) e gli operatori sociosanitari (10,3%) e, a seguire, il 5,7% delle altre professioni sanitarie e lo 0,9% del personale non sanitario e di front-office.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale quali azioni o provvedimenti intenda adottare e con quali tempistiche.
(Luca Molinari)



