Sanità e welfare

SANITÀ. GIBERTONI (M5S): PRESTAZIONI PRIVATE EROGATE DAL SERVIZIO SANITARIO DI IMOLA, REVOCARE I PREMI A VERTICI AZIENDALI RESPONSABILI DEI CONTROLLI

Interrogazione alla Giunta: “In sanità si intrecciano con sorprendente facilità veri e propri episodi di malaffare con aspetti di cattiva gestione, talvolta favoriti dalla carenza dei sistemi di controllo. La Regione estenda le verifiche”

Il caso “del primario con un poliambulatorio nella provincia di Modena che svolgeva analisi a pazienti privati per poi affidare i dati al primario radiologo di Imola che, a sua volta, li valutava utilizzando strumenti e personale del servizio sanitario regionale” è al centro di una interrogazione presentata alla Giunta da Giulia Gibertoni (M5s).

La consigliera, citando notizie di stampa, rileva che “dall’indagine della magistratura sembrerebbe emergere che tra il 2003 e il 2012 il primario imolese avrebbe creato una rete occulta con le cliniche private per fornire il suo servizio, non come attività intramoenia o privata ma durante le ore di lavoro nell’ambito di un’attività che svolgeva in esclusiva con il servizio sanitario regionale”. “Nell’indagine- aggiunge- sarebbero coinvolte, oltre alla clinica di Modena, altre strutture private di Ferrara e due della provincia di Bologna”. Le cliniche private “sarebbero ora accusate di aver concorso ai reati di peculato, falso, concussione e truffa contestati al suddetto primario, tra l’altro da pochi giorni interdetto dall’incarico per un anno”.

Nel sottolineare “lo scarso utilizzo dei sistemi informativi aziendali ai fini del controllo di gestione e del monitoraggio dell’attività dei professionisti che operano nelle strutture sanitarie”, Gibertoni spiega che “in sanità si intrecciano con sorprendente facilità veri e propri episodi di malaffare con aspetti di cattiva gestione, talvolta favoriti dalla carenza dei sistemi di controllo”, aggiungendo che “il settore sanitario presenta livelli inaccettabili di inappropriatezza organizzativa e gestionale che vanno ad alimentare le già negative conseguenze causate dai frequenti episodi di corruzione a danno della collettività”.

In conclusione, la capogruppo del M5s, chiedendo l’avvio di “un’indagine estesa a tutte le strutture regionali sanitarie potenzialmente interessate”, sollecita la Giunta a “revocare i premi di risultato ai vertici aziendali” che non avrebbero, a suo dire, “esercitato le loro funzioni di controllo”. Infine, Gibertoni chiede all’amministrazione regionale “se abbia valutato e quantificato il danno all’immagine subito da tutta la sanità regionale nonché il discredito gettato sulla professionalità e onorabilità degli operatori sanitari onesti”, proponendo di “rivalersi, per questo danno, nei confronti dei professionisti pubblici che si sono prestati al malaffare e nei confronti delle strutture private coinvolte”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(cr)

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