Fra 20 anni in Emilia-Romagna ci saranno 370mila persone non autosufficienti. Lo ha detto l’assessora al Welfare Isabella Conti intervenendo nella prima seduta della commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Gian Carlo Muzzarelli, dedicata, appunto, al tema della non autosufficienza. Conti, facendo il punto sulle politiche della Regione, ha annunciato come nel 2025 viale Aldo Moro preveda nuove risorse per 50 milioni di euro.
La commissione è stata aperta dallo stesso presidente Muzzarelli che ricordato come “non saremo passacarte, come condiviso con il presidente de Pascale, ma stimolatori di pensiero, consapevoli che l’Emilia-Romagna ha svolto e deve svolgere un ruolo fondamentale, forte, all’interno delle politiche della nostra nazione. È il tempo di prendere coscienza della difficoltà, delle mutazioni sociali, come longevità e denatalità, e di quelle ambientali, che spesso incidono sulla qualità di vita e salute dei nostri concittadini. Direi un mutamento d’epoca che richiede un supplemento di responsabilità collettiva per migliorare e rafforzare la convivenza civile”.
A fare il punto sulle politiche regionali in materia di non autosufficienza è stata l’assessora Isabella Conti. “Sono già in programma nuovi investimenti a bilancio nell’ambito della non autosufficienza, con particolare attenzione al tema caregiver”, spiega l’assessora. L’obiettivo, aggiunge, “è quello di ampliare nel 2025 il fondo per la non un autosufficienza con ulteriori 50 milioni di euro. Nel 2024 sul fondo erano stati stanziati 500 milioni di euro”. L’assessora parla poi dei dati regionali sulla popolazione anziana: “In regione si contano più di un milione di persone over 65 che diventeranno 1,5 milioni da qui a vent’anni, un aspetto sfidante anche rispetto al tema dei bilanci”. Entra poi, nello specifico, sul tema della non autosufficienza: “In regione le persone non autosufficienti arrivano a 220mila (che dovrebbero arrivare a 370mila in vent’anni), di queste solo 31mila assistite in strutture pubbliche e private, mentre arrivano a 1 milione e 800mila le ore di assistenza domiciliare (16.602 persone assistite, con una media di due ore a settimana a utente)”. Prosegue con i propositi dell’assessorato: “Vogliamo, a breve termine, garantire l’assistenza in struttura per 750 persone in più (che vorremmo diventassero successivamente 1.200), per un costo stimato di 20 milioni di euro. Previste nuove risorse anche sull’assistenza domiciliare”. Conclude poi Isabella Conti: “La sfida è enorme, non dobbiamo essere travolti. Se non faremo nulla le cose peggioreranno drasticamente, per cui dobbiamo ricercare soluzioni per garantire l’invecchiamento in dignità alla popolazione emiliano-romagnola”.
Conti affronta anche il tema dell’accreditamento delle strutture convenzionate attive sulla non autosufficienza: “A breve verrà approvata una delibera di giunta per sospendere, come ci chiede la normativa nazionale, le procedure di accreditamento fino al 31 dicembre 2026, un atto dovuto. La situazione è di incertezza, sugli accreditamenti è già stato fatto un importante lavoro che non deve andare perduto”.
Per Elena Ugolini (Rete civica) “è positivo il rinvio sulla norma collegata agli accreditamenti, dato che molti sono i problemi rilevati dai gestori. Serve rivedere l’impianto”. Aggiunge sempre sulla questione accreditamenti: “Quasi il 72% dei posti accreditati è gestito dal privato no profit accreditato, serve tenere quindi conto di chi, in questo momento, ha a carico le persone non autosufficienti. Pertanto occorre coinvolgere maggiormente i gestori”.
Interviene poi Valentina Castaldini (Forza Italia): “Tema importante, serve capire cosa si intende fare sugli accreditamenti, il lavoro fatto finirà al macero?”. Prosegue: “Chi gestisce le strutture ha un problema, dove si vuole andare?”
Per Ludovica Carla Ferrari (Partito democratico) “serve guardare avanti, proiettati in un mondo di grandi rischi ma anche di grandi opportunità. Occorre, ad esempio, aumentare l’occupazione femminile, garantendo quindi nuovi servizi”. Prosegue: “Dobbiamo mettere mano a questo transatlantico, non possiamo restare inerti, servono risposte”.
Per Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) “c’è grande preoccupazione sul tema accreditamenti, ma mancano proposte concrete. Chiediamo un’udienza conoscitiva per sentire tutti i soggetti interessati, un momento di confronto per poi lavorare assieme sugli atti, anche quelli di bilancio”.
Per Raffaele Donini (Partito democratico), sugli accreditamenti, “la sospensione è un atto dovuto”. Prosegue sulla non autosufficienza: “Preoccupa l’esplosione del bisogno, anche rispetto al tema dei disabili e non solo quello degli anziani. Complesso il reperimento delle risorse necessarie per affrontare il problema a trecentosessanta gradi, per cui servono soluzioni a breve termine, a medio termine e a lungo termine”.
Per Maria Costi (Partito democratico) “è importante il lavoro fatto negli anni in Emilia-Romagna, anche se è necessario parlare di innovazione dei servizi. La legge sui caregiver, ad esempio, deve essere applicata sui territori, necessaria poi un’alleanza con il sistema del volontariato per affrontare questo tema, ci aspettano grandi sfide”.
Il presidente Muzzarelli, sollecitato anche dalle opposizioni, propone un momento di approfondimento (nelle prossime settimane), in commissione, su queste tematiche.
(Cristian Casali)