Sanità e welfare

SANITÀ. IN COMMISSIONE IL COMITATO CONSULTIVO REGIONALE PER LA QUALITÀ DEI SERVIZI DAL LATO DEL CITTADINO (CCRQ): “NOI, MEDIATORI FRA REGIONE E UTENTI”

Audizione del presidente Scortichini in commissione Politiche per la salute e politiche sociali: “In questi 20 anni abbiamo contribuito a migliorare la sanità dell’Emilia-Romagna, ora chiediamo di poter andare avanti”. Pd: “Avviamo fase di dialogo”. E la Ln chiede della riforma della legge regionale sul Ccrq

Informativa dell’assessorato alle Politiche per la salute, nel pomeriggio di ieri in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Alessandro Cardinali, sull’attività del Comitato consultivo regionale per la qualità dei servizi dal lato del cittadino (Ccrq).

Il Ccrq, istituito con la Legge regionale 19/1994, è un organismo con funzioni consultive e propositive rispetto alla qualità dei servizi sanitari e socio-sanitari erogati dal Servizio sanitario regionale. È composto da 17 volontari, in rappresentanza dei Comitati consultivi misti (Ccm) di ogni Ausl e Irccs, oltre a 6 referenti dei servizi sanitari e socio-sanitari. La presidenza è affidata per regolamento a un componente espressione del volontariato. Il Comitato collabora con la Direzione generale Sanità e politiche sociali e per l’integrazione della Regione nelle fasi di test e programmazione dei nuovi servizi, esprimendo pareri e proposte dal punto di vista dei cittadini. Partecipa, con l’Agenzia sociale e sanitaria regionale, alla definizione degli indicatori e degli strumenti regionali di rilevazione della qualità dei servizi percepita dagli utenti.

“Il Comitato- ha specificato il presidente Luigi Scortichini– è un mediatore tra Regione e cittadinanza, rileva il bisogno del cittadino sensibilizzando chi di dovere e in venti anni di attività ha contribuito a migliorare il sistema sanitario regionale. Oggi chiede di poter andare avanti”.

Per Alessandro Cardinali e Giuseppe Paruolo, consiglieri Pd, “i Comitati consultivi misti, sovradimensionati, faticano a fare sintesi, a essere rappresentativi delle varie associazioni interessate”, è pertanto importante, hanno aggiunto, “avviare una fase di dialogo” con il Ccrq.

Daniele Marchetti (Ln) ha invece chiesto informazioni sulla proposta di revisione della L.r. 19/1994.

Al termine della seduta, il presidente del Ccrq, sul problema sollevato dal Pd, ha sottolineato che “l’attività dei Ccm viene suddivisa tra differenti gruppi di lavoro che affrontano diversi problemi, le conclusioni vengono poi esposte nell’incontro mensile con tutte le associazioni”. Rispondendo a Marchetti, Scortichini ha poi riferito che “la revisione della L.r. 19/1994 si rende necessaria per allargare l’attività del comitato al sociale”, specificando che “non è più possibile separare il sociale dal sanitario, per tutelare maggiormente gli utenti nel loro percorso assistenziale”.

(cr)

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