Il credito vantato dalla Regione Emilia-Romagna di 7 milioni di euro in sanzioni non riscosse relative ai ticket sanitari nel periodo 2021-2023 è al centro dell’interrogazione presentata in Assemblea legislativa da Marta Evangelisti (FdI).
La capogruppo, nel corso della precedente legislatura, aveva più volte chiesto alla Giunta di fare chiarezza sul problema dei ticket non pagati e sull’ammontare delle somme recuperate da parte delle Ausl dell’Emilia-Romagna, ricevendo dall’assessore alla Sanità risposte che la stessa aveva giudicato “preoccupanti, anche perché non è mai stato chiaro quali fossero le azioni che si intendeva intraprendere per velocizzare il recupero delle somme non pagate dall’utenza”.
“I numeri relativi ai mancati pagamenti – incalza la consigliera – sono allarmanti e danno l’idea di quanto la Regione sia stata intempestiva nel recupero delle somme dovute. Si tratta di risorse preziose che vengono a mancare nei bilanci delle aziende sanitarie, mettendo a rischio la qualità dei servizi offerti”.
Pertanto, Marta Evangelisti chiede all’esecutivo regionale “a quanto ammontino negli anni 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 i ticket non pagati; se non ritenga opportuno avviare verifiche verso le Aziende sanitarie e Aziende Ospedaliere dell’Emilia Romagna al fine di accertare in modo dettagliato quale sia il credito vantato dalla Servizio sanitario regionale; se intenda attivarsi per comprendere quali siano le criticità in relazione al tardivo recupero delle somme per ticket non pagati; a quanti pazienti/utenti sia stato notificato l’invito a regolarizzare la propria posizione, quali azioni intenda intraprendere per velocizzare il recupero delle somme in questione e, in particolare, come intenda procedere nei confronti delle persone che hanno beneficiato di prestazioni sanitarie e che risultano irreperibili”.
(Luca Govoni)