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CARCERE MODENA. UFFICIO GARANTE REGIONALE DETENUTI A CASA LAVORO CASTELFRANCO EMILIA: “SENZA MAGISTRATO SORVEGLIANZA BLOCCO DELL’ATTIVITÀ ORDINARIA, INTERROTTI ANCHE PERCORSI TRATTAMENTALI ESTERNI”

La figura di Garanzia dell’Assemblea: “Da internati numerose segnalazioni di gravi disagi, casi di ritardi anche nelle licenze per gli appuntamenti con i Servizi territoriali”

L’assenza di un magistrato di sorveglianza a Modena sta causando “il blocco dell’attività ordinaria legata alle istanze degli internati della casa di reclusione di Castelfranco Emilia, con conseguente interruzione dei percorsi trattamentali esterni anche già avviati”.

Lo riferisce la Garante regionale delle persone private della libertà personale, Desi Bruno, dopo che venerdì scorso il suo Ufficio ha visitato la struttura, dove al momento sono presenti 84 internati e 7 detenuti, in seguito anche alle numerose segnalazioni da parte dei ristretti per i gravi disagi legati alla mancanza della piena operatività da parte dell’Ufficio di sorveglianza di Modena.

Come spiega la Garante, “ci sono internati, nella casa di lavoro da anni, che hanno maturato il diritto alla concessione di una licenza negli ultimi 6 mesi della  misura detentiva, prima della scadenza fissata per il riesame della pericolosità sociale, ma che, pur a fronte di un positivo percorso trattamentale e di un’adeguata progettualità sul territorio,  non stanno ricevendo risposte”. Addirittura, continua Bruno, “in talune circostanze, si stanno verificando sensibili ritardi anche per i provvedimenti relativi alle licenze per gli appuntamenti istituzionali, da tempo calendarizzati, come, per esempio, gli appuntamenti con Servizi territoriali per la presa in carico dei tossicodipendenti, che possono preludere all’ingresso in comunità terapeutiche”.

Per questo motivo, insiste la Garante, la speranza è che “la recentissima attribuzione della titolarità della funzione a un nuovo magistrato possa porre tempestivamente rimedio alla criticità in essere, garantendo la continuità e la progressione dei percorsi trattamentali che interessano gli internati”.

Continua poi, ricorda in conclusione la figura di garanzia dell’Assemblea, l’impegno della Garante al tavolo di lavoro 11, dedicato anche alle misure di sicurezza detentive per gli imputabili (proprio come quella che si esegue presso la struttura di Castelfranco Emilia), nell’ambito degli “Stati generali sull’esecuzione penale”, promossi dal ministero della Giustizia per la definizione di un nuovo modello di esecuzione penale.

(jf)

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