COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Assemblea legislativa, commissioni: Polo bibliotecario regionale, sostegno alle donne vittime di violenza e una nuova legge quadro sulla Cultura

L’assessora alla Cultura Gessica Allegni ha presentato nel corso delle commissioni Scuola e Cultura gli obiettivi del suo mandato amministrativo. Approvazione dal centrosinistra:: “Istruzione e cultura servono per vincere le sfide del futuro”. Il centrodestra: Vogliamo sapere come si passerà dalle parole ai fatti”

Un polo bibliotecario regionale, una legge quadro regionale per la cultura, più sostegno alle iniziative per le donne vittime di violenza, sostegno alle iniziative per le celebrazioni dell’80esimo anniversario della Liberazione e a quello per il voto alle donne, impegno a favore del riconoscimento del liscio come patrimonio dell’Unesco, sostegno all’attività della Fondazione di Pace di Monte Sole. Questi i punti salienti del programma di mandato illustrato dall’assessora regionale a Cultura, Pari Opportunità e pace Gessica Allegni nel corso della seduta congiunta delle commissioni Scuola e Cultura presiedute rispettivamente da Maria Costi e Elena Carletti.

Le parole di Allegni hanno trovato il sostegno della maggioranza di centrosinistra per la quale investire in cultura e nei diritti è fondamentale per lo sviluppo del territorio, mentre il centrodestra aspetta di vedere come la giunta passerà dalle parole ai fatti.

“La cultura non deve essere considerata un orpello ma una priorità – sottolinea Gessica Allegni – perché è prima di tutto un diritto e un importante strumento di inclusività e coesione sociale. Nel 2025, vogliamo lavorare con un accordo strategico tra la Regione e gli enti locali per continuare a sviluppare interventi a supporto delle industrie creative, tutelare il lavoro nella cultura e adottare interventi per riconoscere le professioni museali. Inoltre, vogliamo approvare una legge quadro sulla cultura per andare incontro ai cambiamenti del settore e rafforzare la produzione e la diffusione, cercando una sinergia tra cultura e turismo. Abbiamo un patrimonio culturale particolarmente significativo e vogliamo renderlo ancora più accessibile attraverso il digitale e garantire piena accessibilità a biblioteche e musei, finanziando 50 progetti all’anno. Sappiamo quando sia importate avere politiche a favore della parità di genere e per questo bisogna dare più rilevanza al bilancio di genere e sostenere progetti che favoriscano la conciliazione vita-lavoro. Ricordo, infine, l’importanza della strutturata rete degli enti locali per la pace e dei centri all’interno della regione, per portare avanti azioni quanto più possibile condivise”.

Per la Presidente Costi “la Regione è impegnata sui temi della cultura e della pace, a partire dall’attività della Fondazione di Pace di Monte Sole”, mentre la Presidente Carletti ricorda come “cultura e diritti sono un binomio importante, per affrontare le sfide del futuro è importante rafforzare l’istruzione e la cultura”.

Disco verde alla relazione di Allegni dal centrosinistra. “L’assessora ha posti temi giusti in una relazione che sa fare sintesi di argomenti complessi: è giusto investire in scuola e cultura perché questo serve ad aumentare la capacità del nostro territorio ad affrontare sfide del futuro”, spiega Fabrizio Castellari (Pd), mentre Giovanni Gordini (Civici con de Pascale) invita a capire quale sarà il totale delle risorse messe in campo per questi settori. “L’impianto della relazione è giusto, per noi è importante che la Regione controlli le condizioni dei lavoratori del settore della cultura di aziende che ricevono finanziamenti regionali”, sottolinea Simona Larghetti (Avs). Molto attenta ai temi del contrasto alle violenze di genere e all’emergenza occupazionale e salariale femminile Simona Lembi (Pd) per la quale “l’assessora Allegni ha dato giusti obiettivi; per me è prioritario l’impegno contro le violenze di genere e per affrontare il tema delle diseguaglianze di genere”. Luca Quintavalla (Pd) invita a prevedere iniziative per la celebrazione degli anniversari legati alla figura di Giuseppe Verdi.

“La cultura è un elemento della nostra storia, che qualifica la vita dei cittadini. Credo che la cultura sia la possibilità per tutti di partecipare ed è importante favorire un accesso equo a tutti i cittadini. Inoltre, è fondamentale mettere in sinergia gli operatori culturali, soprattutto quelli in ambiti affini, perché permette a tutto il comparto una maggiore crescita”, sottolinea Niccolò Bosi (Pd), mentre è incentrato sui temi della pace l’intervento di Anna Fornili (Pd) per la quale “quella alla Pace è una delega trasversale e credo sia tutt’altro che ideologica. Non è una delega scontata ma serve costruirla ogni giorno: deve partire dalla scuola, dal rispetto delle diversità culturali e religiose. Bisogna aiutare i ragazzi ad avere una maggiore consapevolezza del sé e dell’altro”, mentre per Elena Ugolini (Rete civica) “siamo in un momento di grande analfabetismo storico, artistico e culturale che ci impedisce di prendere forza dalle nostre radici e ci penalizza da quattro punti di vista fondamentali: crescita delle persone, crescita della persona nell’arco della vita, nella possibilità di un’integrazione vera, e nel rispetto della diversità”.

Netto Ferdinando Pulitanò (FdI): “La giunta ha posti temi e argomenti importanti per la vita dei cittadini, ora vogliamo vedere come li declinerà con fatti concreti, ci aspettiamo la valorizzazione dei borghi storici”.

“I musei rappresentano i custodi della nostra tradizione e il nostro territorio ne è ricco, soprattutto nelle zone emarginate, diventando luoghi fondamentali per mantenere vivi certi territori: lavorare, ad esempio, sui musei del cinema potrebbe essere una grossa opportunità per mettere in rete i territori”, spiega Priamo Bocchi (Fdi) che auspica un approccio all’insegna della pacificazione nazionale all’interno delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione possa essere l’occasione per viverla all’ insegna della pacificazione nazionale. Dal canto suo Alessandro Aragona (Fdi) invita a valorizzare il “brand” Reggio Emilia città del tricolore” e più in generale il recupero culturale dell’identità della bandiera italiana. Tema quest’ultimo su cui Allegni si è detta disposta a ragionare come su anche altre proposte arrivate dai consiglieri regionali.

(Giorgia Tisselli e Luca Molinari)

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